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IL SudonLine
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Lo slalom fra le moto parcheggiate sui marciapiedi
Oramai per passeggiare sui marciapiedi delle strade del quartiere Vomero, bisogna essere un esperto slalomista. Tra buche onnipresenti, occupazioni abusive, pure di commercianti a posto fisso, e motocicli parcheggiati a tutte le ore del giorno e della notte, i marciapiedi del quartiere collinare possono essere definiti in tutti i modi tranne che “marcia piedi”. La situazione peggiora di giorno in giorno anche per la mancanza dei necessari controlli. Particolarmente interessata al fenomeno strade come via Luca Giordano, via Solimena e via Merliani, ma la situazione è diffusa un poco dappertutto. Eppure sono tante le rastrelliere disegnate sulle carreggiate, con spazi di sosta destinati esclusivamente ai ciclomotori - puntualizza Capodanno -. In verità c’è un atteggiamento diffuso d’indisciplina e di arroganza da parte di molti guidatori delle due ruote, visto che si utilizzano anche i marciapiedi in maniera indiscriminata. A subire le conseguenze di questo fenomeno sono in particolare i diversamente abili, con problemi di deambulazione, che sono sovente costretti, a loro rischio e pericolo, a camminare lungo le carreggiate – stigmatizza Capodanno -. Un fatto di una gravità inaudita che la dice lunga sulla mancanza di cultura e di rispetto per i problemi delle persone svantaggiate, anche nei quartieri cosiddetti “bene”. Analogo discorso vale anche per le tante mamme che portano a passeggio i loro bambini nelle carrozzine che devono affrontare ostacoli di ogni genere presenti sui marciapiedi. A questo punto per risolvere il problema e combattere gli abusi, occorre istituire apposite squadre, anche con gruppi interforze, dedicate specificamente alla lotta contro le occupazioni abusive dei marciapiedi. Inoltre sarebbe opportuno incrementare le sanzioni, istituendo pure le ganasce per bloccare i motocicli, così come si fa per le autovetture in sosta vietata. Un ottimo deterrente è infatti costituito dall’inasprimento delle pene dal momento che poco o nulla si riesce a fare sul piano della prevenzione. Vanno anche sollecitati provvedimenti legislativi per togliere punti dalle patenti dei motociclisti indisciplinati . Serve un intervento immediato e non più differibile dell'amministrazione comunale, con l’attuazione di provvedimenti tesi ad eliminare gli abusi denunciati, anche al fine di garantire la viabilità pedonale.
Gennaro Capodanno
Indignati per le parole di Zaia contro i cinesi
Siamo indignati per le offese del Presidente della Regione Veneto nei confronti del popolo e della cultura cinese. Prendiamo le distanze dalle sue parole come imprenditori e come conoscitori del popolo cinese. E le scuse successive del presidente sono insufficienti ad attenuare la mancanza di rispetto dimostrata nei confronti di un Paese che come l’Italia sta provando a fronteggiare un’emergenza difficoltosa, ma anche il danno causato, dal momento che egli è governatore della regione che ospita l’appuntamento in Italia più importante dedicato al vino. Uso il plurale perché sento di poter parlare a nome di tutti i produttori di vino e di tutti gli imprenditori che hanno ottime collaborazioni con la Cina ed un grande senso di rispetto. Le parole del presidente Zaia sembrano pronunciate da una persona che non conosce la Cina, probabilmente perché non ci è mai stato, e che parla per sentito dire o solo per il gusto di stupire. Ci sentiamo in dovere, allora, per il senso di ospitalità che ci caratterizza, di invitare Zaia nel nostro prossimo viaggio così da fargli conoscere un Paese e un popolo che meritano immenso rispetto.
Claudio Quarta, produttore di vino in Puglia e Irpinia
Palermo, norme ambigue sul Centro Storico
Abbiamo lavorato a quel regolamento come e più di altri e ne conosciamo l’importanza. E’ intollerabile che nella città in Italia in cui negli ultimi tempi più si parla di sviluppo turistico ci sia la mancanza di regole certe per i cosiddetti “dehors”. Questo ha discriminato in primo luogo le attività di più recente apertura. Tuttavia la nostra forza politica non ha potuto accettare una formulazione che, sui tre assi principali della città (via Maqueda, via Roma e corso Vittorio Emanuele) e non solo, consegna gli operatori economici ed i residenti ad un regime ancora poco chiaro, che creerà contenziosi e discriminazioni.
Ci chiediamo con questa formulazione come sarà possibile, ad esempio, concedere il suolo pubblico in alcuni luoghi strategici come via Emerico Amari, piazza Marina, Sferracavallo, Mondello. Ci auguriamo che le organizzazioni di categoria insorgano per tutelare gli interessi dei soggetti che vogliono rappresentare.
Tutto ciò con l'obiettivo di usare un regolamento per lanciare un segnale politico alla giunta: una scelta sbagliata ancor più perché trasversale a tutte le forze politiche noi eccettuati.
Qualcuno vuole riaprire Via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele alle auto? Tutti dicono di no, ma poi molti si comportano come se lo volessero fare.
Per questo siamo usciti dall’Aula, continuando a ritenere che alla nostra città servono regole sul commercio chiare e applicabili e non “regolamenti di conti” fra forze politiche."
Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno (consiglieri di Sinistra Comune a Palermo).