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Le misure in arrivo rappresentano solo un primo step, visto che a questo decreto seguirà in aprile - secondo quanto spiegano fonti di governo - un nuovo pacchetto con il quale saranno prorogate alcune delle misure adottate adesso e si introdurranno provvedimenti per il rilancio dell'economia.
Sono quattro i fronti su cui il governo punta ad intervenire:
1) il finanziamento e altre misure per il potenziamento del sistema sanitario nazionale, della Protezione Civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell'emergenza; 2) il sostegno all'occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito, affinché nessuno perda il lavoro a causa del COVID-19;
3) l'iniezione di liquidità nel sistema del credito per garantire l'afflusso di 350 miliardi di euro all'economia reale, con la sospensione delle rate di prestiti e mutui, tramite fondi e garanzie;
4) la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali.
Del primo capitolo fanno parte i 3 miliardi destinate al potenziamento della sanità e della protezione civile, ma anche alla sicurezza sul posto di lavoro. Queste risorse aumenteranno
la capacità di approvvigionamento di dispositivi medici e medico-chirurgici, dalle mascherine e altri dispositivi di protezione individuale ai respiratori e le altre attrezzature
per le unità di terapia intensiva.
Agli ammortizzatori sociali per il sostegno dell'occupazione e la difesa del reddito di tutte le categorie di lavoratori vanno 10 miliardi che aiutano anche gli autonomi con 600 euro al
mese e finanziano anche una importante estensione del congedo parentale in considerazione della sospensione decisa per le scuole.
I 5 miliardi per liquidità e garanzie al credito, che danno una leva da circa 350 miliardi, puntano invece ad evitare che si produca una stretta creditizia che porti alla chiusura delle imprese, un impegno al quale il sistema bancario collabora costruttivamente perché imprese e famiglie non rimangano senza
accesso al credito.
Per non sottrarre risorse agli operatori economici vengono poi sospesi gli obblighi fiscali per le piccole e medie aziende
e per tutte le aziende dei settori colpiti: le imprese non chiuderanno a causa delle tasse. Chi non riesce, nell'attuale situazione, a far fronte alle scadenze contributive e fiscali
potrà beneficiare di un rinvio dei termini. Vengono inoltre sospese le attività di riscossione coattiva, dalle cartelle alle
notifiche, insieme alla sospensione dei pagamenti di ritenute, contributi e Iva per tutte le imprese sotto i 2 milioni di fatturato e senza limite di fatturato per le imprese dei settori
più colpiti (tra cui turismo, trasporti, ristorazione, cinema e teatri, sport, istruzione, fiere ed eventi).
SUDONLINE
I SOLDI
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Stop a tasse e contributi, cassa integrazione anche alle aziende con più di 5 dipendenti, congedi parentali e riduzione di bollette e affitti
L'impatto complessivo dei provvedimenti contenuti nel decreto che sarà approvato oggi da Palazzo Chigi per famiglie e imprese
Miliardi
per far ripartire il Paese