SudOnLine 16 marzo 2020 | Page 11

I SOLDI

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Florovivaismo in crisi

Allarme in Sicilia

"Migliaia di piante e fiori saranno distrutti perché i vivai sono pieni e le commesse sono bloccate. Anche il settore florovivaistico è crollato a causa del coronavirus". Lo afferma Coldiretti Sicilia che sottolinea che per le "aziende dell'Isola si tratta di una situazione senza precedenti peggiorata anche dalle temperature alte che hanno determinato la fioritura anticipata con più merce ora ferma". "Il settore è allo stremo e in molte aziende il lavoro di mesi, in preparazione delle ferie nazionali ed internazionali, è andato completamente distrutto. Il problema sollevato - prosegue Coldiretti Sicilia - riguarda anche il futuro in quanto la produzione di piante da giardino ha subito una frenata quasi totale. Nei vivai le piantine per le ricorrenze primaverili sono in giacenza e sono già state affrontate spese cospicue per i vasi, la torba e tutto il guadagno sperato è andato in fumo. Anche per il comparto dei fiori recisi la situazione è disastrosa. Non si vendono e dopo pochi giorni vanno fresati. Margherite, crisantemi e un ventaglio di produzioni in cui soprattutto la provincia di Ragusa è leader, è tutto perduto". "La Sicilia del vivaismo fattura a marzo ed aprile l'80% del volume - commenta l'imprenditore Coldiretti, Mario Faro. Inoltre - aggiunge - non più tardi del 15 aprile si devono trapiantare le alberature per la prossima stagione e innestare gli agrumi ornamentali ed industriali per il 2021, lavorazioni che non possono essere rimandate". "La sospensione dei tributi aiuta ma non sarà sufficiente per problematiche di cash flow - prosegue ancora Mario Faro - Per il futuro la cultura del paesaggio dovrà essere alla base di un programma di sviluppo per gli anni a venire. Credo che questa crisi oltre a lacrime e tristezza ci farà riflettere sul futuro dello sviluppo del nostro pianeta e dei nostri stili di vita mettendo al centro non gli oggetti di consumo ma le cose che realmente possono portare benessere e salute alla degli spazi dove poter vivere e in questo la cultura del paesaggio dovrà avere un ruolo determinate".

Si muove anche la Federal Reserve:

taglio dei tassi e liquidità per 700 miliardi

ILa Fed ha tagliato a sorpresa i tassi di interesse a 0-0,25% come misura d'emergenza per contrastare gli effetti della pandemia da coronavirus. Si tratta del secondo taglio in una settimana e soprattutto di una riduzione secca di un punto percentuale. Oltre a portare i tassi di interesse a zero la Fed ha lanciato un massiccio programma di Quantitative Easing per acquistare 700 miliardi di dollari di titoli di stato e obbligazioni garantite da mutui (mortgage-backed-securities) al fine di sostenere l'economia e proteggerla dall'impatto del coronavirus. Trump si è detto «felice» per l’azione della Fed, che il presidente ha più volte criticato negli ultimi mesi.

Accordo tra le banche centrali per liquidità in dollari

In queste ore c'e' un'azione coordinata delle banche centrali mondiali per assicurare liquidità a sostegno del'economia minacciata dall'emergenza coronavirus: è quanto si legge in un comunicato della Fed. Bce, Banca del Canada, Bank of England, Bank of Japan e Banca centrale svizzera hanno siglato un’intesa con la Fed che rende più facile il rifornimento in dollari da parte delle banche di questi Paesi, una misura già adotata all’epoca della Grande crisi del 2008. L’accordo prevede uno sconto di 25 punti base sui contratti swap per favorire la dotazione di dollari da parte del sistema finanziario.