Egitto, già provveduta delle statue, un po’ più sotto, presso la Strage attuale”.
Fin qui la prima conclusione del Galloni. Poi, considerando che in seguito
la Fuga venne anteposta alla Strage, che trovò la sua definitiva sistemazione
nell’attuale Cappella eretta per volere di Carlo Emanuele I°, egli concludeva:
“il mutamento quindi consistette nel disporre la Fuga prima della Strage, ossia nel
trasportare, dentro la edicola elevata per la Strage, le statue della Fuga, come si trovano adesso, e nel demolire la modesta edicola dalla quale erano state tolte le statue,
edificando, colà presso, la grande Cappella nuova della Strage degli innocenti col
denaro del Duca”.
Quando avrebbe dovuto avvenire tutto questo macchinoso mutamento?
Dalla guida del 1587 non si riscontra alcuna variante rispetto a quanto è descritto in quella del 1583; invece da quella del 1589 si nota che la situazione è
già quella attuale. Infatti la Fuga in Egitto precede ormai la Strage “che si fa con
le limosine del duca di Savoia”. Dunque queste modifiche sarebbero dovuto avvenire nello spazio assai breve di appena tre anni, tra l’86, quando venne iniziata
la nuova cappella della Strage, e l’89.
Se a prima vista i ragionamenti del Galloni possono sembrare convincenti, ed
in realtà dal 1914, quando venne pubblicato il suo studio, nessuno li ha contestati o corretti, ad un più approfondito esame molti risultano i punti che lasciano assai perplessi:
1°) innanzi tutto in nessuna planimetria del Sacro Monte, in nessuna veduta,
in nessun documento, in nessuna guida si trova traccia della cappella della Fuga
in Egitto di tanto breve vita, ubicata dal Galloni presso l’attuale Strage degli
innocenti;
2°) sembra poi piuttosto strano e contrario a tutta la consuetudine del Sacro
Monte che per la prima redazione della Fuga si sia eretta una cappella a pochi
metri dall’attuale Strage poco prima del 1583 e che sia poi già stata abbattuta
prima dell’89, dato che nella guida di quell’anno non ve n’è traccia. Se si considera infatti l’abitudine rigorosa, anzi, la grande e continua preoccupazione sul
Sacro Monte di sfruttare sistematicamente per dei nuovi Misteri delle cappelle
già esistenti e non più usufruite, allo scopo di evitare spese, questo fatto risulta
del tutto fuori dalla norma;
3°) non si capisce perché sia stata abbattuta questa cappella per costruirne poi
quasi nello stesso momento un’altra (cioè quella definitiva della strage a pochi passi di distanza, mentre se ne sarebbero potute sfruttare, almeno in parte le strutture;
4) Il Galloni parla di un modesto edificio per la primitiva cappella della Fuga,
risulta invece che il Mistero era raffigurato in un tempietto di architettura assai
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