spianata centrale, poi Piazza Maggiore. Addossati alla sua destra si vedono: l’edificio emergente del Santo Sepolcro col tetto a quattro spioventi, quindi, quasi
addossato, ma un po’più basso il tetto circolare del Noli me Tangere. Non si
scorge invece, perché troppo umile e di identiche dimensioni delle arcate del portichetto, la cappella di Gesù che appare alla Madre, La nasconde completamente
l’antistante edificio, eretto su un basamento di tre scalini, a colonne reggenti un
tetto cuspidato dell’Annunzio a Maria della sua prossima fine, abbattuto alla
fine del Cinquecento per la costruzione del Palazzo di Pilato.
Visite del Bascapé e del Taverna
Seguiranno dal 1693 le visite scrupolose del vescovo Bascapé, del cardinal Taverna e dei loro successori con tutte le modifiche, le rettifiche, le trasformazioni
da loro volute ed in parte attuate, cosicché la cappelletta dell’Apparizione di
Gesù risorto alla Madonna finirà ben presto con lo scomparire. Rimane invece quella gaudenziana del noli me tangere. Il suo inconfondibile tetto circolare, a volte raffigurato come una piccola cupola, emerge sempre nelle numerose
vedute seicentesche del Sacro Monte, al di là del nuovo Palazzo di Pilato, anche se prospetticamente non in modo efficace, perché sembra quasi addossata
al Palazzo stesso, più che esser vicino al Santo Sepolcro. Ma le didascalie che
enumerano i vari misteri la indicano sempre evitando così possibili confusioni.
Una splendida raffigurazione panoramica del Sacro Monte, incisa da Sebastiano
Bianchi attorno al 1660-65 di cui è noto un unico esemplare di proprietà privata a Varallo, non ancora pubblicata e studiata, indica la cappella al numero 57.
La veduta che è allegata al testo del Fassola (1671) e che deriva dalla precedente,
la segna invece al numero 37. Il Fassola stesso nel trattare della cappella così
scrive: “Resta sotto un avanzo de’Portici antichi seguentemente al Santo Sepolcro la Maddalena, che a’piedi di Christo risuscitato li bacia le Piaghe...”
Dunque nel 1671 la parte terminale dell’antico portichetto ere già stata abbattuta, compresa la cappelletta di Gesù che appare alla Madre. Si giunge così alla
fine del secolo ed all’inizio del Settecento, quando viene presa la decisione, forse
già maturata negli anni precedenti, di riplasmare tutta la zona, salvando solo il
Santo Sepolcro.
La guida del 1704
La guida del Sacro Monte edita a Milano nel 1704 e compilata dal Francescano
Padre Giovanni Battista da Grignasco, ci fornisce informazioni quanto mai preziose al riguardo, descrivendo le trasformazioni avvenute negli anni immediata662
Cappella - 43