L’ambiente è completato, sulla sinistra, da una scala che termina piccola finestra: non ha alcuna utilità pratica, ma è stata realizzata in quanto presente
a Betlemme, dove permette ai pellegrini di risalire nella basilica dopo la visita
alla grotta. Da questo elemento, di per sé secondario, si può comprendere come
il progetto di Caimi sia stato pianificato nel tempo, organizzato con molta attenzione, fin nei minimi particolari. Non si conoscono i modi con cui questo è
stato attuato, ma è verosimile pensare che il frate francescano potesse disporre di
planimetrie, disegni e misure raccolte, con ogni probabilità, durante le sue presenze in Terra Santa o anche fatte realizzare appositamente per una riproposta
di quegli stessi luoghi in Occidente.
Ripetutamente trattando delle due cappelle dei Magi e della Natività abbiamo
dovuto accennare anche all’Adorazione dei Pastori, situata nella stessa Grotta
di Betlemme, nel piccolo vano sulla destra, posto ad un livello lievemente più
basso, presso la scala che sale verso la cappella della Circoncisione.
Abbiamo allora ricordato che la Grotta è una replica perfetta, sia per forma,
che per dimensioni, che per orientamento, e per particolari (come constatò per
primo P. Angelo Trovati, nel 1963) di quella di Betlemme in cui nacque Gesù.
Uniche, vere. ma del tutto secondarie differenze, il piccolo parapetto tra la Grotta
ed il vano dell’Adorazione dei Pastori e la colonnina più a destra, contraddistinta
da una decorazione a spirale che si sviluppa in senso inverso rispetto a quella di
Betlemme, ritenuta erroneamente dall’Arienta nel 1899 come un elemento architettonico recuperato da un più antico edificio insieme all’altra colonna posta
vicino alla scala.
Si è pure detto che la cappella non essendo ancora citata nel celebre atto di
donazione da parte dei cittadini varallesi al P. Caimi del 14 aprile 1493. in cui
compaiono soltanto il Santo Sepolcro, la cappella dell’Ascensione e la cappella
“subtus crucem”, si deve ritenere che sia stata eretta in un momento immediatamente successivo, sotto l’attenta e scrupolosa direzione dello stesso Calmi che
si era prefisso, al ritorno dai Luoghi Santi, di ricostruire sul “super parietem”
varallese, con la massima fedeltà possibile, i più celebri santuari di Terra Santa.
Data dunque la perfetta rispondenza con la Grotta palestinese, quella di Varallo
doveva essere ormai del tutto completata quando il P. Caimi mori nel 1499.
Ma a Betlemme il piccolo vano sulla destra è da sempre dedicato all’Adorazione dei Magi, e così dovette essere in origine anche al Sacro Monte.
Solo che poco dopo la morte del fondatore, smarrita ben presto dai continuatori della grande impresa, che evidentemente non erano stati in Palestina,
qualsiasi riferimento diretto ai santuari di Terra Santa, dovette sembrare troppo
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Cappella - 7