Cappalla 7
Adorazione dei pastori
I pastori che vegliavano i greggi sui colli di Betlemme sono invitati da un
Angelo a rendere omaggio a Gesù.
Accorrono festanti, offrendo i loro doni al neonato Messia.
Costruita alla fine del sec. XV, sotto la guida di fra
Bernardino Caimi.
Statue di Gaudenzio Ferrari (1513-15)
Iscrizione:
Il bue conobbe il suo padrone e l’asino la greppia del suo signore
( Isaia,1,3).
Ed i pastori vennero in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino
posto nel presepio
( Luca 2,16 )
Conosciamo la cappella 7
Nello spazio che a Betlemme si è visto r iservato al culto cattolico e che ricorda
la deposizione nella mangiatoia, al Sacro Monte si è data espressione, con l’Adorazione dei Pastori, alla forma tradizionale del presepe, già di ispirazione francescana, con la presenza, accanto al Bambino nella greppia, del bue e dell’asino, di
Giuseppe e di Maria e dei pastori accorsi dopo l’annuncio angelico.
Di straordinaria delicatezza gli angeli musicanti e festanti, materializzazione
scultorea dei tanti simili soggetti che Gaudenzio spesso inserì nelle sue opere
pittoriche.
Colpisce l’atteggiamento di Maria, che non contempla il proprio figlio che
avvolse in fasce e depose nella mangiatoia (Lc 2,7), ma volge il suo sguardo, quasi
distratta da qualche cosa, verso l’esterno della scena.
Una tale originale e per certi aspetti azzardata iconografia è comprensibile se si
considera il momento in cui l’opera è stata realizzata, quando ancora non vi era
la separazione tra statue e osservatore che, proprio dallo sguardo diretto verso
di lui, si sentiva ancor più interpellato e sollecitato a prender direttamente parte
all’evento.
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