riferiscano alla Spogliazione delle vesti, o Salita al Calvario.
La datazione più aggiornata li colloca attorno al 1505 per ragioni stilistiche (il Cusa nel 1850 li aveva datati al 1504). Anni or sono io mi ero limitato
a situarli attorno al 1510. La prima testimonianza, la prima descrizione che li
riguarda risale alla guida del 1514, la più antica in assoluto del Sacro Monte,
che, come tante volte ho fatto notare, fotografa la situazione della Nuova Gerusalemme varallese nella seconda metà del 1513.
I pochi versi dedicati alla raffigurazione pittorica la descrivono esattamente
come la vediamo ancora noi oggi. Per la parete di fondo, dominata da due imponenti cavalieri dalle fastose armature e con in basso gli sgherri che si giocano
la veste di Gesù, 1’anonimo autore scrive “quando da questi falsi e dispregiato”.
Per quella di destra poi esprime tutto il suo commosso stupore dicendo: “E
non ti so con mei versi narrare La matre a pianto con Jouanni alato Vedendo il
figlio nudo dispogliare”.
Così pure puntuale è la descrizione delle guide edite nel secondo Cinquecento, ad iniziare da quelle del 1566 e del 1570:
“Come fu Christo de panni spogliato,
Montando il Monte, che Calvarie è detto
Nel mezzo a manigoldi mal trattato,
Contemplar possi con pietoso affetto,
Seguito da Maria e da 1’amato
Discepolo di lui, et è 1’ effetto
Sculto si bene, e dottamente fatto
Che vero sembra, e non del ver ritratto”.
Nella parte introduttiva di queste due guide vengono riconosciute a Gaudenzio, come è ben noto, le statue di Gesù e del manigoldo (oggi nella Salita al
Pretorio ), ma evidentemente si danno per scontati anche gli affreschi. Ed a Gaudenzio li assegna pure mons. Bascapè nella sua prima visita pastorale sul Monte
nel settembre del 1593 insieme alle statue “.....magistri Gaudentii et picturae
item”, cioè “e così pure le pitture”.
In seguito poi tutte le guide del Sacro Monte le assegneranno senza alcun’
esitazione a Gaudenzio.
Nel 1830 il Bordiga, descrivendo attentamente i dipinti, ne constata le condizioni precarie a causa dell’umidità, soprattutto per la parete di fondo:
“... nella parete a destra le Marie dolenti e San Giovanni con una guardia;
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Cappella - 40