rire anche al modestissimo atrio della Pietà un carattere di maggior eleganza, di
aspetto architettonico più ricercato, e così, su progetto, di Emilio Contini, con
tutti i crismi del caso, venne alterata tutta la struttura, abbattendo il tetto originario a due falde, di cui una spiovente verso la fronte della cappella, rifacendolo
più basso per livellarlo con quello della cappella attigua.
Così pure venne abbattuto l’atrio, senza rendersi conto della sua importanza storica, del suo valore di testimonianza eloquente e quanto mai rara del
primitivo Sacro Monte, e venne innalzata la nuova, piccola architettura, non
priva di garbo, che armonizza con le arcate a sesto ribassato del vicino portico
del Santo Sepolcro, ma che fa rimpiangere, soprattutto per chi ancora ben lo
ricorda, un documento insostituibile del Sacro Monte, risalente a cinquecento anni or sono.
La raffigurazione scultorea
Nell’angusto ed irregolare vano, contenente oggi il mistero della Pietà, come
ben noto, venne situata originariamente la scena di Gesù spogliato delle vesti, che
sale al Calvario. Ne fu autore Gaudenzio giovane, attorno al 1505, scolpendo
le due suggestive statue lignee di Gesù e dello sgherro che lo precede tenendolo
legato al collo con una fune. Lo affermano nella parte introduttiva in prosa le
due guide del 1566 e del 1570, lo conferma Mons. Bascapè nella sua prima visita
sul Sacro Monte, lo ripete il Fassola nel 1671 e ne sono convinti tutti gli studiosi
di questi ultimi decenni.
Già nel 1513- 14 la composizione è descritta con commossi accenti dalla prima guida del Sacro Monte con i ben noti versi:
“Poi le ne parte e vai dove spoglialo
El io Jesu gran doglia di mirare
Oliamo da questi falsi e dispregialo
E non ti so con mei versi narrare
La maire a pianto con Jovanni a lato
Vedendo il figlio nudo dispogliare
Con una corda in collo da ribelo
Come un latron menalo i! sacro agitelo”
Tutte le successive guide del Cinquecento, ad iniziare da quella del 1566, fino
a quella del 99, illustrano così la scena, con minime varianti tra loro:
“Come fu Christo de panni sp