Cappalla 6
La Natività
Il Redentore, Gesù Cristo, nasce a Betlemme, in una grotta ed è desposto in una
mangiatoia. Maria Vergine, Sua Madre e S. Giuseppe adorano il figlio di Dio
fatto uomo. A loro si uniscono osannanti gli Angeli del cielo.
Costruita alla fine del sec. XV, sotto la guida di
fra Bernardino Caimi, a imitazione della grotta di Betlemme.
Statue di Gaudenzio Ferrari (1515 circa).
Iscrizione:
“Egli sarà per voi santificazione” (Isaia,8,14 ).
“E il Verbo si fece carne” (Giovanni 1, 14 )
Conosciamo la cappella 6
Come a Betlemme, l’attenzione primaria è rivolta verso l’altare sotto il quale
una stella di marmo indica il luogo della nascita, mentre nella nicchia sovrastante, le tre statue opera di Gaudenzio Ferrari, rinnovano la memoria dell’evento
che in quel luogo è avvenuto.
L’ambiente è illuminato naturalmente da un lucernario che fa scendere
dall’alto la luce, elemento non presente a Betlemme a motivo della sovrastante basilica. A Varallo, oltre ad assolvere la funzione pratica di fornire luce per
vedere all’interno della grotta, il lucernario racchiude una valenza fortemente
simbolica, significando visivamente la luce di Dio che, nel mistero del Natale di
suo Figlio, viene a illuminare le tenebre dell’umanità. Se si considera inoltre che
le cappelle del complesso di Betlemme sono costruite nella parte orientale del
monte e sono dunque rivolte verso il sole che sorge, venendo illuminate principalmente al mattino, tale significanza risulta ulteriormente accentuata.
Ogni mattina la Chiesa, nella sua preghiera liturgica, acclama a Cristo come
sole che sorge dall’alto venuto a visitare il suo popolo, visita che si è compiuta
nella storia proprio con la sua nascita nell’antica città di Davide.
La cappella della Natività
Come le cappelle della Annunciazione, della Visitazione e del Primo sogno
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