Cappella 38
Gesù muore sulla croce
Iscrizione:
“Consegnò la sua vita alla morte, e fu annoverato fra gli scellerati ( Isaia 53,12).
E Gesù gettando un grande grido, esclamò:Padre, nelle tue mani raccomando il
mio spirito. E ciò dicendo spirò ( Luca 23,46).
La cappella era in costruzione nel 1520.
Le 87 statue in terracotta policroma sono di Gaudenzio Ferrari ( 1520-1528
circa ). In legno, dello stesso Gaudenzio, sono i due ladroni che si divincolano
appesi alle croci. In legno, ma risalente all’ultimo decennio del secolo XV, è il
Crocefisso, qui trasportato da un’antica cappella soppressa.
Nelle due figure a sinistra si sono indicati i ritratti di Leonardo Da Vinci e di
Stefano Scotto, il maestro di Gaudenzio; nella figura a cavallo con la lancia, il
Longino.
Gli affreschi sono di Gaudenzio Ferrari.
Sulle pareti sono affrescati l’impiccagione di Giuda e Satana ( a destra, sulla
volta ) avvolto dalle fiamme.
L’uso dello stucco scolpito soprammesso alla pittura, il fuoriuscire dalle pareti di figure scolpite a metà ( angolo parete destra ) denotano la volontà di
compenetrare spazio reale e spazio dipinto.
Il principio scenico ideato da Gaudenzio di affidare il ruolo di astanti, di spettatori, agli affreschi , e di attori recitanti il dramma alle sculture, divenne esemplare per tutti i successivi allestimenti delle cappelle.
Conosciamo la cappella 38
Tre ore di atroce agonia, fra due ladroni crocefissi con Lui! Gesù soffre, prega, perdona e conclude la sua missione di Salvatore offrendo, per noi, la Sua vita.
Costruita da Gaudenzio Ferrari verso il 1519-20.
Statue e affreschi di Gaudenzio Ferrari (1520-23).
Il Crocifisso, pure di Gaudenzio Ferrari è databile verso il 1510.
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Cappella - 38