Storia del Sacro Monte di Varallo | Page 47

Gruppo di Betlemme (cappelle 5-6-7) Il visitatore del Sacro Monte varallese è coinvolto in un percorso più ampio che non la sola rivisitazione dello specifico luogo Santo. Per entrare nel complesso di Betlemme non scende più dalla scala verso la cappella della Presentazione al Tempio, ma vi accede dalla parte opposta, dopo aver attravers ato il portico e il corridoio realizzati, con la costruzione della scena del corteo dei Magi, negli anni Venti del XVI secolo. In origine, però, non era così e l’identità con la grot­ ta di Palestina era perfetta. Nel testo guida del 1514, il complesso di Betlemme viene descritto come sotterraneo: l’ingresso avveniva attraverso il portale che attualmente si varca salendo. Questo, indubbiamente, causò in parte la perdita dell’identità del percorso con quello betlemita, anche se fortunatamente non è venuto a pregiudicare elementi strutturali. Iscrizione: Lo adoreranno tutti i re della terra e tutte le genti lo serviranno (Salmo 71,2 ). Abbiamo veduto la sua stella e siamo venuti ad adorarlo. (Matteo 2,2 ). Volgendosi verso sinistra, il pellegrino che sosta davanti a questo altare incrocia il proprio sguardo con quello dei Magi che, come lui, dopo lungo cammino sono anch’essi giunti al luogo indicato dalla stella. La rappresentazione contenuta in questa cappella, come già accennato realizzata posteriormente al Caimi, si presenta come assai singolare. Non si tratta, infatti, della consueta scena dell’Adorazione dei Magi, prima manifestazione di Cristo che la Chiesa ricorda il giorno dell’Epifania, ma, attraverso l’impostazione artistica fatta da Gaudenzio, viene data espressione al cammino compiuto dai misteriosi sapienti venuti da Oriente. Il corteo dei Magi comprende una varietà di personaggi, secondo canoni iconografici che, specialmente dal Rinascimento in poi, hanno caratterizzato la rappresentazione del noto episodio del Vangelo di Matteo. Anche al Sacro Monte essi sono tre, un numero che, pur non specificato nel testo evangelico in cui viene usato il termine generico «alcuni», andò affermandosi molto pre47