quasi conterraneo Bargnola, conchiudendo l’esecuzione delle statue per la nostra cappella nel 1590.
Ma nella vastità dell’aula le figure degli Innocenti trucidati dovettero sembrare poche, per cui mons. Bascapè vescovo di Novara nella sua prima visita sul
Monte del 24 settembre 1593, trovata la cappella terminata da poco «nuper
perfecta», ordina tuttavia di aggiungere dodici o più innocenti morti, da sistemare a discrezione dell’artefice. L’incarico viene affidato a Michael Prestinari
scultor da Lugano allora attivo sul Monte.
È a questo punto che avviene la sorpresa. Lo scultore che nel 1590 esegue le
cinque statue attorno al trono di Erode è Michel Angelo RSTI da Claino sul
lago di Lugano. Tre anni dopo ad accrescere il numero delle statue nella cappella
viene incaricato Michael Prestinari luganese. Dunque, identico è il nome Michael o Michel Angelo, che è proprio la stessa cosa, identica la zona di origine,
il lago di Lugano, identica l’attività, unica la cappella. Ma le lettere RSTI non
ricorrono tutte nel più lungo cognome Prestinari (PReSTInari)?
Credo veramente non ci possa esser più dubbio sull’identificazione. L’autore delle cinque statue del 1590 e quello degli «Innocentini» del 93-94 è lo
stesso Michael Prestinari da Claino; ovvio che nel documento notarile il nome
del piccolo villaggio natale ceda il posto a quello ben più noto e prestigioso del
capoluogo.
Anche lo stile lo conferma: basti confrontare il modo di vestire dei due paggi
con quelli delle statue poco più tarde di S. Calimero e di S. Anna opera del Prestinari nel Duomo di Milano, del 1593 e 94: lo stesso anno dell’esecuzione degli
«Innocentini».
Perché poi, se Giovanni d’Enrico a vesse veramente eseguito nel 90 le cinque
statue presso il trono, dando buona prova di sé, affidare ad un altro scultore, il
Prestinari, solo tre anni dopo, l’incarico di modellare i fanciulli trucidati, immettendo così nella cappella la mano di ancor un altro maestro dopo il Bargnola
ed il d’Enrico in un così breve lasso di tempo?
Si dissolve così come nebbia al sole l’equivoco della figura tutta inventata dello scultore Michelangelo Rossetti, mai esistito, e si annulla pure l’ardita ipotesi
del Testori sulle prime prove scultoree di Giovanni d’Enrico e del suo alunnato
presso il Valsolda o Paracca che risulta ormai insostenibile. Ma si viene anche
a maggiormente illuminare la figura del Prestinari di cui ci è dato conoscere il
luogo natale - Claino - e l’età di anni 43 nel 1590.
Il Prestinari, che intanto ha già iniziato la sua attività come statuario per il
Duomo di Milano, tra il 28 giugno 1594 ed il 21 gennaio 95 porta a termine
105