sentirono rifiutare la sua compagnia anche per la sera di fine anno, poi, dopo averne
conosciuto il motivo, si congratularono. Fu un capodanno magnifico. Il mattino dopo si
svegliò con Matteo.
Un po’ felice, un po’ pensierosa.
"Certo, erano secoli che non stavo così bene. E' stata una serata indimenticabile... ma
forse sono stata troppo precipitosa. Beh, pazienza, la vita non è mica fatta tutta di progetti
a lunga data..."
Andò a preparare la colazione e quando tornò lo trovò vestito di tutto punto. Ci rimase
male. Sembrava che lui avesse fretta o che volesse scappare. Abbassò gli occhi perché non
voleva che le vedesse brillare quelle due microscopiche e dispettose lacrime. Non disse
niente. Ma parlò lui:
– Posso avere l'onore di invitare fuori a colazione la ragazza più bella del mondo e, d'ora
in poi, di esserle sempre tra i piedi?
Si era preparato semplicemente perché voleva portarla a colazione fuori!
"Beh", si disse, "buon anno Laura, Matteo è il regalo che ti ci voleva per far tornare la
primavera nella tua vita".