Lei mi rassicurava che non sarebbe mai successo.
Ero innamoratissimo.
Gli anni passavano. Ormai né io né lei eravamo più bambini.
Passare l'adolescenza insieme è la cosa più dolce che io ricordi di quel periodo.
Eravamo innamoratissimi e sempre insieme.
Ed era iniziato tutto quando io avevo dieci anni.
A diciannove anni andai alla festa dei diciotto anni di Fabio, il mio più caro amico. Una
festa magnifica. Lei? Certo, era con me. La portavo sempre alle feste, ci mancherebbe!
Tuttavia, a un tratto, non la vidi più. Mi sfuggi dallo sguardo. Non ricordo bene come
successe.
E conobbi Stella.
Stella sembrava caduta sulla terra da soli cinque minuti.
Aveva una magnifica cornice di capelli scuri che si fermavano sul collo e l'espressione di
chi si aspetta il meglio dalla vita. Ed è così che il mio amico Fabio mi presentò:
– Stella, lui è Edoardo, un mio amico. Il migliore!
Beh, Fabio avrà per sempre tutta la mia riconoscenza per avermela fatta conoscere,
tuttavia quel 'migliore' lasciato così a mezz'aria mi mise in una situazione di disagio. Infatti,
lei mi chiese subito in cosa fossi particolarmente bravo. Non ricordo assolutamente cosa gli
risposi. Ricordo però di aver iniziato a parlare e di non essermi fermato per tutta la sera! In
seguito mi disse di aver pensato che avessi ingoiato un cd di musica rap!
Due giorni dopo andammo al cinema insieme:
– Beh, che dici, è stato un bel film secondo te? mi chiese.
– Uhm... Sì, tutto sommato sì. E per te?
– E' stato bello, sì. Senza alcuna riserva.
Non li avevamo visti, ma anche Fabio e Chiara, la sua ragazza, erano venuti ad assistere
alla proiezione:
– Edoardo. Stella. Ehi! Ma voi uscite già insieme, disse Fabio facendo una smorfia
volutamente comica.
– Ma no, rispondemmo sorridendo.
Chiara era rimasta particolarmente colpita dal film e voleva un nostro parere.
– Il momento delle rapide: quando si capovolge la canoa è da brivido, dissi io.