STILELIB(e)RO Racconti di periferia | Page 69

Se la voce arriva alla regina d'Inghilterra o ai politici, c'è il rischio serio che cerchino di carpirti il segreto dei... cinque nonni. – Senza contare i problemi che nascerebbero con la dichiarazione del reddito. Intervenne ridendo nonno Sergio: – Con il fatto che bisogna dichiarare tutto. Sarebbe davvero imbarazzante per nostro nipote affermare di essere proprietario di ben... cinque nonni. Bisognerebbe giustificare il nonno di contrabbando... Una parola! Nonno Sergio e nonno Pietro erano due gemelli. Ovviamente, prima della sceneggiata, ci mettevamo d’accordo. E ci divertivamo un mondo. Ricordo che prima degli incontri, come un piccolo Fellini in erba, organizzavo la montatura nei minimi particolari. – Allora nonni, intanto voi cercate di vestirvi in modo uguale. Quando arrivano i miei compagni, basteranno la cortesia di nonna Filomena e il buonumore di nonno Pietro per l'accoglienza, ovviamente insieme al gelato megagalattico. Poi concludevo le raccomandazioni: – Tu, nonno Sergio, è di cruciale importanza che te ne stia nella tua camera fino a quando io non annunci a voce alta: 'ah ecco, sta scendendo. Vi presento nonno Sergio'... Sai, è per creare un po' di 'spegnere di sopra'... – Come sarebbe a dire, cos'è 'sto 'spegnere di sopra'? – Dai nonno... 'spense su'... 'su spense'... Qualcosa del genere. Lo dicono spesso nei film gialli. Indica l'attesa, la sospensione. – Ahhh, suspense! – Beh, sì, quella cosa lì. Nonno Sergio non si era sposato. Quando andò in pensione, i miei lo invitarono a stare con loro e con nonna Filomena e nonno Pietro. La casa era grande come il cuore dei miei e lui accettò. Fu circa sei, sette mesi prima che io nascessi. Poi i miei occhi di bambino lo videro lì. Nella chiesa. No, non era tra i banchi a pregare. Erano gli altri a pregare per lui. Anche i miei occhi bagnati pregavano per lui: