STILELIB(e)RO Racconti di periferia | Page 66

La vera sorpresa era riservata al tardo pomeriggio. Durante il pranzo domenicale me li guardavo ben bene i miei altri ‘tre’ nonni. Io ero servizievole e attento ai loro bisogni già di mio. Spontaneamente. D'istinto. Ma, quando sapevo di avere nel pomeriggio quegli spocchiosi ospiti recalcitranti e renitenti al mio privilegio, moltiplicavo le attenzioni, volevo che fossero nel pieno del loro splendore! (... Vi faccio vedere io... I figli della regina... Il Presidente... Gli onorevoli. I miei compagni erano invidiosi. Ma perché? I miei nonni... I miei cinque nonni mi erano stati dati dal buon Dio... non li avevo mica presi a qualcuno!) Quindi, metà li avevo presentati e metà era ancora da presentare. Metà? Beh, mi imbrogliavo un po' a considerare la faccenda in questi termini. A rigor di logica, il mattino avevo presentato solo i due quinti del... mio privilegio. Quando mancava una manciata di minuti alle cinque del pomeriggio, uscivo nel corridoio ad aspettare i miei compagni. Gli inquilini che passavano guardavano incuriositi la mia aria di sufficienza che, con molta cura, avevo indossato già da fine pranzo. Mi lavavo i denti e dicevo al ragazzino nello specchio: – Forza, facciamoli rimanere a bocca aperta. Poi, quando i miei compagni c'erano tutti, entravamo in casa: – Ecco, vi presento nonna Filomena... nonno Pietro... – Buonasera, bambini! dicevano in coro. La nonna preparava dei bicchieri di gelato indimenticabili, così buoni che quasi i miei compagni dimenticavano il vero motivo che li aveva spinti a quell'appuntamento. Ma non dimenticavo io. Infatti, dopo essere riusciti per almeno due volte a grattare il fondo del bicchiere, l'interesse ricominciava a far capolino. I miei compagni cominciavano a fare un po' di conti. "Dunque", pensavano i miei amici, "...due nonni li abbiamo visti stamattina... Due adesso... Beh, sicuro, i biscotti alla marmellata di fichi sono stati grandiosi... E questo gelato? Megagalattico! Tuttavia qualcosa non quadra: due nonni più due nonni fanno quattro nonni, e se il nostro compagno spera di comprarci con biscotti e gelato per non dire in giro che i suoi sono dei normalissimi quattro nonni, si sbaglia di grosso!" Ma io serbavo per la fine la risposta al loro sguardo interrogativo. Così, quando la tensione era salita abbastanza, quando i discorsi cominciavano a perdere d'efficacia, quando gli argomenti si riducevano al guardarsi in faccia in cerca di una domanda finale…