STILELIB(e)RO Racconti di periferia | Page 64

La mia compagna senza un filo di trucco Avevo dieci anni quando m'innamorai per la prima volta. Dieci anni non sono per niente pochi per innamorarsi sul serio. ...E se poi non fosse così, che volete che vi dica: a me è successo. Me ne ricordo molto bene. Fu in un'occasione tristissima per me: ero diventato orfano dei nonni. Di tutti i nonni. Quando nacqui ne avevo cinque... Sì, lo so che di solito sono quattro, ma i miei erano stati previdenti e io un privilegiato: non è da tutti avere cinque nonni. I miei nonni occupavano un loro preciso posto nel mio sguardo. Ma, quando festeggiai i dieci anni, il mio sguardo, ormai, non ne conteneva che uno. L'ultimo: nonno Sergio. Adesso anche quel posto è completamente vuoto. E lo sarà per sempre. Comunque, sono stati tempi eroici, quelli legati alla storia dei cinque nonni. – Ma dai, non puoi avere cinque nonni... Non ce li hanno nemmeno i figli della regina d'Inghilterra o i figli del presidente della Repubblica o degli onorevoli... Pensi che se fosse possibile non metterebbero su una legge del genere? A ripensarci, quei compagni spocchiosi che mettevano in dubbio i miei cinque nonni, sono stati il mio primo impatto con un certo modo malato di vedere la società. Detto in soldoni, il messaggio che essi mi comunicarono era che, io, figlio di un ciabattino chiuso in un bugigattolo a respirare creme di scarpe, non avrei dovuto permettermi quello che, tutti quei signoroni altisonanti, non avevano. Ma perché parlate in questo modo? chiedevo a volte. – Perché… loro non sono come noi... mi sentivo rispondere.