apre il suo libro e vi si tuffa dentro. Spesso alza la testa e, incuriosita, mi guarda e mi
sorride. Ce ne stiamo in silenzio a guardarci.
Così non può andare avanti! Devo decidermi, basterebbe un gesto, una parola. Basterebbe
aprirle il mio cuore...
L'estate è arrivata come un treno tedesco, o' clock, come dicono gli inglesi. C'è una
felicità rovente nell'aria. Non per me che sono solo nel parco. Mi tengo su pensando che
come l'altro anno, trascorse le vacanze al mare, lei tornerà alle sue letture. E a me.
L'autunno e alle porte. Sono emozionato come un bambino al suo primo giorno di scuola.
Eccola! Sta superando il cancello. E' appena abbronzata. Ma, chi è quello che
l'accompagna? Si siedono sulla solita panchina. Lui le ruba un bacio.
– A proposito, ti presento un amico, mi ha fatto tanta compagnia... fa lei divertita,
prendendo sottobraccio lui e portandolo da me.
Lui mi guarda in faccia curioso, poi scruta pensieroso il cielo:
– Claudia, sarà meglio incamminarsi sulla via del ritorno, si prepara un acquazzone.
Prima di avviarsi, aggiunge:
– Bisogna che ci sbrighiamo. Il tuo amico, sì... insomma la statua del parco, ha già il viso
rigato di gocce di pioggia.