convenevoli, ma perché erano davvero simpatici. Forse, come spesso succede nelle
situazioni importanti dove tutto è programmato, compreso gli argomenti da spolpare,
mancava quel pizzico d’avventura e d’inaspettato che avrebbe reso il tutto meno scontato e
sonnacchioso.
A mezzanotte la maggior parte degli invitati aveva ormai disertato il proprio posto di
combattimento. Il lungo tavolo che divideva le vacanti trincee ingombre di sghembe
seggiole, era ricoperto da alcune bombe inesplose e buone per un’altra occasione: il botto
dell’ultimo spumante aperto aveva segnalato la resa incondizionata dei più assetati e
riottosi all’abbandono del campo di battaglia.
Erano rimasti decisamente in pochi, e tra i pochi lui. D’altra parte non è che si fosse
notata poi tanto la sua presenza: superato il momento iniziale, quando la futura sposa
aveva mostrato di gradire, con grande gentilezza, la sua presenza e, a onor del vero, quella
degli altri, lui se n’era stato impettito coi suoi compagni di viaggio (silenziosi quanto lui) a
sorbire della semplice acqua. Certo, partecipare a una festa di fidanzamento senza
nemmeno toccare un goccio di una qualsiasi cosa imparentata con l’alcol, non è il
massimo… Sì, non è che ci si debba per forza inzuppare il cervello e cadere riversi sotto il
tavolo: basterebbe semplicemente sorseggiarne il giusto. Beh, ovviamente, bisognerebbe
sapere quanto si è resistenti al ‘giusto’… Va da se che, quando si comincia a ragionare
animatamente di politica con un attaccapanni oberato da cappotti, cappelli e affini, ci si
dovrebbe cominciare a preoccupare… magari solo per risparmiare al suddetto attaccapanni
le proprie cazzate alcoliche!
Comunque, a dirla tutta, lui non aveva fatto una scelta precisa, tipo: stasera niente
alcolici! Per niente, non era stata una sua precisa volontà. Ma, che volete farci la zia della
sposa o chiunque fosse, accompagnandolo insieme ai compagni in salotto, li aveva destinati
ad un tavolo che ospitava solo dell’acqua. Piacevole e dissetante. Ma acqua. Beh, non se
l’era sentito di chiedere qualcos’altro. E poi era lì per godersi le facce dei convenuti e i visi
allegri delle ragazze che, passandogli vicino, gli dedicavano un sorriso.
Di tutti quelli provenienti dall’esterno, in altre parole di quelli non appartenenti alla
famiglia che aveva messo su il ricevimento, erano rimasti solo loro. Lui e i suoi compagni
silenziosi. La padrona di casa chiuse definitivamente la porta dietro l’ultima coppia che