STILELIB(e)RO Racconti di periferia | Page 56

abbandonare l’attività di magazziniere. Passò nell’area amministrativa. Giancarlo è motivato e determinato, molto, anche nei riguardi di un’altra meta: – Giuro che appena ti scocci, ti riaccompagno immediatamente… Domani sera è il mio compleanno, fammi questo regalo… cosa ti costa venire alla mia festa? Guarda, mi basta che tu sia presente anche per mezz’ora… poi, sei anche amica di mia sorella… vedrai che ti divertirai. Ho invitato anche Alessandro, ma lui ha detto che domattina ha un esame all’università… lo capisco, se deve darlo domattina, non può distrarsi… Era vero. Alessandro era tutto concentrato sui testi e, dopo aver ripassato a grandi linee le nozioni più importanti, se ne sarebbe andato dritto di filato a letto: – Ma, tu se ne hai voglia, vacci pure… sei anche in giornata di riposo dopodomani, le disse facendole una carezza e guardandola con quel suo modo particolare, – l’importante è che tu non mi tradisca con qualcuno di quelli che conoscerai… ho notato che appena ti presentano a qualcuno, questo comincia a seguirti con gli occhi finché non sparisci dal suo sguardo… quindi, attenta a non farmi arrabbiare… potrei diventare molto, ma molto pericoloso!, aveva concluso ridendo Alessandro. Era vero anche questo: dopodomani sarebbe restata a letto fino a che non si fosse sentita affamata come una gattina di fronte a un frigo dimenticato aperto; solo allora si sarebbe fiondata fuori dal letto a fare una ricca colazione: era questa la routine della prima parte della sua giornata libera… così, com’era vero il fatto che i ragazzi ai quali veniva presentata, la seguivano con degli sguardi insistenti. Tanto che a volte, le veniva la voglia di scuoterseli di dosso, come fiocchi di neve rimasti intrappolati sulla cupola d’un ombrello. La festa di compleanno, si rivelò riuscita e piacevole. Altro che mezz’ora! Simona ci rimase fino alla fine. Era particolarmente euforica e in perfetto accordo col clima festoso che si respirava in giro. Fu una delle ultime ad andare via. La previsione di Alessandro, per certi versi, si avverò: conobbe veramente chi non le staccava gli occhi di dosso; ma non lo tradì… perlomeno non con uno dei nuovi ragazzi che le avevano presentato. La previsione d’Alessandro, in questo, s’era dimostrata fallace: “Ma che mi è venuto in mente di farmi baciare da Giancarlo!… Dev’essere stato il clima della festa e… della cascata di complimenti piovutimi addosso dai suoi amici che mi hanno trattato come una stella del cinema… in futuro bisogna che stia attenta a non farmi inzuppare il cervello dagli apprezzamenti… I complimenti sono come le bollicine di spumante, tanto leggeri nel bicchiere quanto pesanti nella testa. Sì, d’accordo è stata una