“Secondo me, Poe ha strappato tutto prima di morire. Per far impazzire noi poveri studenti”,
aveva pensato Jim. Dopo gli allenamenti di volleyball, ci si era messo anche Frank col suo
discorso.
Finalmente fu a casa.
Già. Finalmente a casa. Jim si ricordò che aveva fatto una promessa a Frank.
Jim non è un disonesto. Non è pauroso e mantiene le promesse. Tutte. Quando sa che non
può attendere a ciò che gli è chiesto espone con garbo il suo punto di vista e di solito, se
l'interlocutore non è un'imbecille, capisce.
Tuttavia quella volta si trovava in crisi. L'aver dato la sua parola d'onore al suo amico
Frank e non rispettarla, risultava in questo frangente il minore dei mali. Il fatto era che ‘Ci
sono cose che un uomo deve fare da solo’, sì, ma bisognava averne la forza. Quella frase,
‘Ci sono cose che un uomo deve fare da solo’, se l'era scritta alcuni anni prima su una
pagina di quaderno a quadretti. Da allora, ben piegato e con le parole che occupano tutto lo
spazio disponibile, quel foglio era diventato il viatico immancabile di Jim. E, come
un'autentica bibbia, la leggeva nei momenti di scarsa fiducia in se stesso. Era una frase che
aveva letto da qualche parte.
L’aveva sfoggiata con lo psicologo della scuola perché voleva far capire che sentiva forte
il concetto di autonomia.
– Perché, 'Ci sono cose che un uomo deve fare da solo'. aveva concluso.
– Ah, vedo che sei un lettore di Milton Erickson! aveva commentato lo psicologo.
I nonni. I ragazzi del terzo millennio li amano. Ma non li considerano una risorsa. Non
capiscono niente di computer, walkie talkie, Cd, play-station, play-game, campionature,
digitalizzazioni e quant'altro. Sono affezionati allo stesso programma televisivo. Vanno a
letto alla stessa ora tutte le sere. Fanno le vacanze tutti gli anni nello stesso posto. Insomma
una gran palla! Tutti i ragazzi sembrano dimenticare che i nonni hanno un passato ricco di
esperienze e l'esperienza è denaro sonante. Tutti meno Jim.
– Nonno, pensi anche tu che debba farlo?
Glielo chiese dopo aver raccontato di Frank.
– Bimbo mio...
Jim aveva diciassette anni ed era alto un metro e ottanta, ma il nonno non sembrava
essersene accorto. Non sembrava...