"Non sarà mica incluso anche lui nella tariffa della crociera?", si chiese Erminia qualche
giorno dopo. Non poteva credere di aver trovato un tipo che le piacesse già nei primi giorni.
Poi scoprì che la sua capacità di parlare ai bambini, era parte integrante del suo lavoro di
medico.
Una sera, iniziò tutto. Il resto del viaggio e i tre anni che seguirono, li trascorsero
insieme. Fu molto bello. Poi finì. Lui disse che dentro sé, era finito un ciclo. Fu sincero; ma
quando si sta male, la sincerità e l'ipocrisia si equivalgono: sono solo delle parole svuotate
del loro senso.
Ormai Erminia ci aveva fatto l'occhio: la ragazza che accompagnava Roby era di quelle
che, prima di uscire, avrebbe fatto cadere sul pavimento appena spazzato e lavato, la
speranza di essere la 'ragazza' di Roby; se ne accorgeva dai sorrisi che si dileguavano dal
suo viso quando lui le parlava:
– Domani parto per affari. Ma, devi credermi, è stata una magnifica serata. Tu non sparire
però, sono sicuro che capiterà di rivederci, aveva detto lui con l'aria del leone sazio: la serata
finiva lì, tanto a letto c'erano già stati.
"Possibile che tra i tipi che piacciono a Michela e quelli sinceri come Attilio, non ci sia
una qualche altra possibilità? che so, mi basterebbe qualcuno capace di darmi, come dire...
un amore comune. Comune, ma con un futuro colorato", pensò tra se Erminia.
Poi il suo sguardo si posò su Gregorio. Gregorio che si precipitava sempre a tenerle il
cappotto mentre lei lo indossava; Gregorio che la pregava di starsene a casa quando la
vedeva pallida; Gregorio che, almeno una volta al mese, l'invitava timidamente a cena fuori.
Ma lei, troppo presa dal passato, rispondeva sempre che doveva fare ordine in casa.
Gregorio è un uomo comune.
Comune? Alt! Erminia ci pensò solo per una frazione di secondo. Un po’ come per le
grandi scoperte, quando l’intuizione arriva, sembra che la risposta sia stata lì da sempre.
– A proposito, Gregorio, io ho finito di fare ordine in casa mia. Se ne hai ancora voglia, si
potrebbe programmare per quella cena, gli disse, incurante dei presenti. Sul volto ordinario
di Gregorio, fiorì un sorriso. Poi, rivolgendosi ai due tardivi clienti, disse risoluto:
– Roby... signorina, mi dispiace, ma questa sera devo proprio chiudere: Erminia ed io
dobbiamo parlare di cose serie. La consumazione la offre la casa, buonanotte.