pensò di mandarlo a fare in culo appena possibile). Intanto, nel bene e nel male, stava
frequentando un istituto a indirizzo tecnico.
– Un diploma tecnico è sempre meglio che fare mille lavori squalificanti come me, aveva
detto a volte suo padre.
Sì. Un diploma tecnico. Ma figuriamoci. Per Marco, riuscire nella vita significava altro.
Intanto, partecipava ai talent che, tutti i giorni e gratuitamente, l’esistenza offriva. Per
Marco la vita era tutto un talent:
– La vita è tutto un talent/speriamo che qualcuno mi sent!, ogni tanto scherzava coi suoi
tre amici nel bar sotto casa.
Era brillante e pensava che la strada e i bar della periferia, tutto sommato, potevano
funzionare come palestra per diventare tutto quel che potesse diventare.
“Se voglio diventare tutto quel che io possa diventare, forse questa è la mia prima
lezione di vita”, si disse un giorno mentre, seduto in un angolo del bar coi soliti tre
compagni, osservava un nerboruto e astioso tipo che si avvicinava al bancone con aria da
guerra.
L’energumeno sembrava un tagliagole da film di serie B, ma vestito bene. Diede una
manata poderosa sul ripiano e, quasi, urlò:
– Un whisky doppio e dammi il resto dei cinquanta euro che ti ho dato ieri!
Il barista lo guardò tra l’allarmato e l’incuriosito. L’orologio appeso al muro segnava le
18. Tra un’ora avrebbe smontato. A casa lo aspettava la moglie e l’arrosto al forno. A portata
di mano aveva, appoggiata sulla cassa di birra sotto il banco, una mazza da baseball.
“Se gli do un colpo sulla mano e un altro sulla testa, mi sporca tutto. Poi, devo anche
giustificarmi con la polizia… eh sì, vengono a minacciarti sul lavoro e devi pure
giustificarti. Dovrei dire loro che questo pezzo di merda… No. Non ne vale la pena”, pensò
il barista.
Ovviamente, il tipo era uno sconosciuto. Non era mai entrato prima in quel bar. Non
aveva mai dato cinquanta euro al barista.
Quest’ultimo riempì il bicchiere e prese dalla cassa cinquanta euro che diede allo
sbandato. Prima di uscire col biglietto in mano, il delinquente disse sfottendo:
– Ecco, lo sapevo, ‘sti merdosi non hanno mai resto e mi costringono a riportarmi i miei
soldi indietro. Addio accattoni.