Stati Uniti d'America 1960: la grande mela tra i diritti civili e JFK. sept.2013 | Page 4

in uno storico incontro avvenuto nel luglio del 1959 affinché si continui l'opera di disgelo che si era intrapresa, ribadendo comunque i principi democratici di cui si sono sempre fatti promotori gli Stati Uniti. Incontro in cui Nixon ne usce in maniera positiva agli occhi sia dei cittadini americani per non aver “chinato la testa” davanti a Mosca, e sia della comunità internazionale per il suo tatto diplomatico avuto negli incontri con Chruscev. A far ben sperare ancora di più questo rinnovato rispetto tra America e URSS è senza dubbio la visita del leader sovietico negli Stati Uniti avvenuta nel settembre del 1959 e che ha visto la permanenza di Chruscev sul suolo americano per tredici giorni. Il momento più significativo del viaggio del segretario sovietico è senza dubbio l'incontro a Camp David con il corrispettivo presidente americano. Infatti entrambi ribadiscono la volontà di realizzare una coesistenza pacifica tra tutti i popoli del mondo. Seppur le premesse farebbero pensare ad un lieto fine della situazione internazionale, la realtà prende contorni ben diversi. Il primo maggio del 1960 davanti al Soviet supremo Chrusciev dichiara che un U2, aereo spia degli Stati Uniti dotato di tecnologie per la ripresa fotografica ad alta quota, è stato intercettato e abbattuto nello spazio aereo sovietico. D'un tratto la linea diplomatica si rivelò incredibilmente fragile e in pochi mesi tornò l'incubo di una guerra che ormai sembra davvero inevitabile. Mosca si irrigidisce e punta il dito sull'America accusandola di essere incapace di mantenere la parola data e di fare il doppio gioco. Chruscev stesso alla Conferenza di Parigi sulla questione di Berlino denuncia la