SIT GENERALE SIT GENERALE gennaio 2012 | Page 8

Editoriale

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Conferenza dei vescovi del Nord-Est dell’India. Autore di numerose opere sull’evangelizzazione nelle zone aborigene, il prelato è anche molto aperto alla formazione dei missionari, chiedendogli di “comprendere e considerare con rispetto” gli adivasi (aborigeni o “tribali”), al “contrario dei funzionari di governo che li trattano come dei sotto-uomini o dei criminali”.

Particolarmente attaccato alla preservazione dell’identità culturale dei popoli aborigeni, Mons. Menamparampil ha intrapreso delle sessioni regolari trattando del ruolo dei cristiani nella promozione e difesa dei diritti degli adivasi.

Nel 2009, è stato scelto da Benedetto XVI per redigere le meditazioni del Cammino di croce del Venerdì Santo a Roma. Non ha esitato a denunciare gli attacchi di cui i cristiani sono stati vittime nel suo paese, Mons. Menamparampil ha voluto mettere l’accento sui frutti delle persecuzioni e la speranza di “una Chiesa che abbia un futuro”.

Nel nostro incontro, abbiamo, in effetti, rimarcato i differenti tratti che sono presenti in questo piccolo riassunto dell’opera di quest’uomo di Dio e fratello di tutti. Uomo di profonda pace interiore. Non mi stupisce sapere che è stato anche proposto per il premio Nobel per la pace nel 2011. Lascerà nella diocesi una traccia indelebile e non solo tra i cristiani.

Per noi Trinitari, ha permesso la creazione di una comunità a Tamulpur. A seguito di un congresso di “Jesus Youth”, movimento di giovani cattolici fortemente presenti in India, ha incontrato P. Bitaju, attuale vicario provinciale dei trinitari in India. Da quel colloquio, è nato il progetto e il collocamento dei nostri religiosi nella sua arcidiocesi. Attualmente la missione trinitaria, è composta da tre religiosi dell’Ordine, è ben inserita nella Chiesa locale e si occupa di una piccola comunità cristiana ripartita in differenti villaggi e una scuola multietnica e multireligiosa. Questa scuola è propizia alla conoscenza reciproca tra etnie e religioni (meno dell’1% degli scolari è cristiano). La non conoscenza e l’ignoranza, sono fonte d’incomprensione, di violenza e di persecuzione. Preghiamo perché quest’opera dei nostri fratelli possa continuare per il bene della popolazione locale e della minoranza cristiana.

Fr. Thierry Knecht, osst

Presidente

Fr Roy (ministro)

un volontario

Fr. Thierry

Fr. Xavier (parroco y director)

Fr. Albert

Fr. Jojo (vice-parroco)

un seminarista carmelitano

davanti la Scuola cattolica.