SIT GENERALE SIT GENERALE gennaio 2012 | Page 15

Cristiani perseguitati in India

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In un documento redatto dal GCIC (Global Council of Indian Christians) si fornisce un ampio quadro delle persecuzioni che hanno colpito le comunità cristiane dell’India in quegli Stati della Federazione dove è più acceso il nazionalismo di matrice induista e dove sono più evidenti le discriminazioni economiche e religiose verso le comunità cristiane, specie di quelle che si trovano nelle aree rurali in mano a gruppi di latifondisti.

Il documento ricorda che dal 2006 a oggi si sono verificati 1.556 attacchi gravi contro i cristiani in diversi stati indiani. Nel 2008 oltre 100 leader cristiani furono martirizzati per la loro fede. In Orissa due Pastori sono stati uccisi in 2011, mentre gli attacchi anticristiani proseguono nel Sud dell’India, come in Karnataka, ad opera di estremisti indù. In questa regione, le azioni violente degli estremisti indù spesso non sono punite dalle autorità perché alcuni leader politici locali proteggono e sovvenzionano in diversi modi i membri dei gruppi più fanatici.

Gli estremisti indù si aggirano frequentemente per le comunità rurali del Karnataka intimando ai contadini cristiani di abbandonare le loro abitazioni e di fuggire subito per evitare gravi conseguenze. Recentemente, alcuni medici cristiani avevano avviato una missione sanitaria, attraverso una clinica mobile, fornendo assistenza medica gratuita a tutti i bisognosi che si avvicinavano. Un gruppo di oltre 150 radicali indù li hanno bloccati, costringendoli con la violenza a lasciare il villaggio, sotto minacce di morte, accusandoli di portare avanti “conversioni al cristianesimo”. Il GCIC ricorda “gli abitanti dei villaggi, sotto l'influenza dei gruppi radicali indù minacciano di cacciare i cristiani a causa della loro fede. E i programmi di sviluppo per i cristiani dell'India meridionale incontrano problemi a causa dell’ interferenza di estremisti indù”.

Alcuni grandi proprietari terrieri sono i finanziatori dei movimenti più radicali.

Nonostante le autorità federali di New Dehli abbiano ripetutamente annunciato di essere in procinto di adottare alcuni importanti provvedimenti legislativi necessari per arginare gli episodi di violenza, gli attachi verso i fedeli, i pastori, i luoghi di culto e le istituzioni delle comunità cristiane si sono via via moltiplicati ed è anche cresciuto il totale delle vittime.

(fonte: Agenzia FIDES)