Ti faccio una domanda:“ Se domani un architetto ti chiedesse“ hai già fatto qualcosa in una scuola?”, tu sapresti rispondere con un progetto, una referenza, una soluzione pensata per quel contesto? Scegli 1 o 2 nicchie e investi lì:
• Scuole � comfort acustico, resistenza, normative.
• Hotel e B & B � isolamento, design, accessori.
• RSA o cliniche � sicurezza, funzionalità, durata.
• Studio di architettura � estetica, prestazioni, soluzioni su misura.
Costruisci materiali mirati, pagine web verticali, campagne social dedicate. Diventa il primo nome che viene in mente quando quel segmento cerca un fornitore. Non essere il numero 8 in un mercato generico. Diventa il numero 1 in una nicchia ben scelta.
3. TRASFORMA IL RIVENDITORE IN CONSULENTE Oggi il rivenditore è sotto pressione: meno traffico in showroom, clienti più esigenti, concorrenza digitale. Se lo lasci solo, difenderà il prezzo. Ma se lo formi e gli dai strumenti può diventare un moltiplicatore del tuo valore. La differenza tra vendere e non vendere sta in come si racconta il prodotto. Cosa puoi fare:
• Crea schede sintetiche per rispondere alle domande più frequenti( soprattutto nei contesti tecnici).
• Fai formazione breve ma continuativa: 30 minuti al mese, su un argomento utile e subito applicabile.
• Invia casi studio e materiali da riutilizzare: foto in cantiere, recensioni,“ come è stato risolto quel problema”.
E soprattutto: ascolta i feedback. Spesso i rivenditori sanno benissimo dove si spezza la trattativa. Se glielo chiedi, te lo diranno. E tu potrai migliorare anche la tua offerta. Se il rivenditore si sente parte del progetto, venderà con entusiasmo. Se si sente abbandonato, si limiterà a fare sconto.
4. RIPENSA LO SHOWROOM COME EXPERIENCE HUB Lo showroom non è solo uno spazio fisico. È la tua scenografia di vendita. E oggi deve diventare un luogo dove il cliente sperimenta il valore prima ancora di comprarlo. Idee pratiche:
• Crea percorsi tematici: comfort acustico, luce naturale, isolamento termico.
• Allestisci“ corner esperienziali”: una cabina dove sentire la differenza tra una finestra vecchia e una nuova, oppure una zona con un vetro illuminato a confronto.
• Usa QRcode per far vedere video di installazioni reali o mini-storie di clienti soddisfatti.
• Offri materiali emozionali, non solo tecnici: un racconto, un’ idea, una visione.
Ricorda: la mente decide, ma il corpo reagisce. Se fai vivere un’ emozione al cliente … la vendita è già iniziata.
5. CURA LA RELAZIONE ANCHE DOPO LA VENDITA Qui molti mollano. Una volta venduta la finestra, il cliente sparisce. Invece, quel cliente è il tuo alleato migliore. Perché può ricomprare, può parlare bene di te, può portarti altri clienti. Ma solo se si sente seguito. Azioni semplici ma potenti:
• Invia un messaggio o una mail 6 mesi dopo:“ Tutto bene con le finestre? Ti va se passiamo a controllare?”
• Crea una mini-newsletter utile: niente spam, solo consigli pratici e notizie di reale interesse.
• Offri un piccolo servizio in più: un check-up gratuito, un upgrade sugli accessori, una consulenza sulla domotica.
• Chiedi una testimonianza, magari in cambio di un regalo simbolico. Le parole del cliente valgono più di qualsiasi slogan.
La vendita finisce alla firma. Ma la relazione inizia lì. Oggi vendere serramenti non è più solo una questione tecnica. È una sfida strategica. È marketing, è ascolto, è posizionamento. Ma soprattutto, è una scelta di visione. Puoi scegliere di subire la crisi. Oppure puoi decidere di trasformarla in occasione per crescere, specializzarti e distinguerti. Il mercato premia chi ha chiarezza, identità e coraggio.
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