se non avessi incrociato Guido Alberti e la sua proposta e non avessi sentito il bisogno di informarmi tecnicamente e anche di capire veramente quali sono le problematiche di questo specifico settore . La gestione non andava male , perché comunque l ’ azienda non è mai andata male . Però , quando ci sono stati dei cambiamenti di mercato , quando ci sono stati dei momenti di flessione , non avevo gli strumenti per capire veramente come poter gestire l ’ azienda . Quindi , un po ’ mi sentivo povera di competenze tecniche e di gestione di uno showroom : il mio percorso verso la realizzazione di un progetto che in molti pensavano sarebbe rimasto un sogno è cominciato così . Volevo qualcosa di realmente efficace , anche solo per zittire chi mi dava della sognatrice incallita .”
ISOFIN PRIMA & DOPO : COSA CAMBIA QUANDO … SI CAMBIA Ma cosa significa mettere a confronto la gestione prima e dopo e valutare le differenze ? Partiamo da un concetto : se le aziende vanno avanti da anni e fanno profitti , ci sono sicuramente cose che funzionano . Quindi la domanda da farsi è : cos ’ è quell ’ elemento capace di cambiare del tutto una realtà aziendale ? O ancora : qual è quell ’ elemento che magari è già presente , ma che merita di essere ottimizzato perché promette davvero la possibilità di fare il salto ? Essenzialmente , la chiave di volta è una cosa a cui Ilaria stessa non aveva mai pensato : creare una vera e propria procedura . È ovvio che l ’ azienda andava avanti in ogni caso . Ma creare le procedure per iscritto - capendo a fondo quale fosse il ruolo delle singole persone e quali erano le loro competenze - e aver creato una vera struttura ha dato una chiarezza mentale che ha aiutato Isofin a strutturarsi in maniera molto più corretta . E questo ha portato anche a Ilaria una maggiore chiarezza nell ’ individuare le cose che non andavano e dove si “ inceppava ” il meccanismo . Tutto questo vale anche per il titolare stesso ( in questo caso Ilaria ): è molto importante che anche il titolare capisca quali siano le sue mansioni , che impari a delegare e strutturare il proprio tempo in base alle cose da fare . Ilaria ha acquisito così una chiarezza mentale che prima non aveva che le ha permesso di cambiare una per una le cose che in azienda non andavano . Sono cambiate persone , ruoli , mansioni e si sono “ tagliati i rami secchi ”, asciugando tutto il processo di lavoro . Questa è stata la vera e propria chiave di volta ! E poi la marginalità , quella vera . Ragionare sulla marginalità per ogni cantiere è un processo che in genere si affronta in maniera molto generale , che non viene mai messo per iscritto . Ma in Isofin , grazie al percorso compiuto da Ilaria , la musica è cambiata anche in quel senso : oggi in Isofin c ’ è una chiarezza molto più dettagliata dei margini possibili per ogni cantiere , quali sono i costi e dove è possibile “ spingere ”. Ecco i due cambiamenti più preziosi che trasformano realmente una PMI in una macchina perfetta , oltre al supporto e lo scambio continuo di informazioni . E all ’ imprenditore , oltretutto , resta in tasca qualcosa di ancora più importante : il tempo . Tempo per far crescere ulteriormente la propria azienda e per dedicarsi alla sua vita privata . E Ilaria lo dice chiaramente : “ senza questo cambiamento , non sarei riuscita a gestire anche la famiglia . Infatti , nel frattempo ho avuto il mio bambino . Prima ero subissata , avevo continuamente l ’ angoscia di quello che poteva succedere , delle cose potevano andare storte . Adesso ho tutte persone affidabili intorno a me , so che comunque ognuno fa il suo mestiere e sono certa che le cose vengano portate avanti . Non devo sempre controllare in continuazione e di conseguenza sono molto più serena per fare il mio lavoro di imprenditrice e per vivere anche tutti gli altri aspetti della mia vita .” , FATTURATO E UTILI REALI : COME FUNZIONANO PER LA MACCHINA AZIENDALE PERFETTA Non è raro , ovviamente , che ci sia grande attenzione al fatturato . Tuttavia , a grande fatturato possono spesso corrispondere piccoli utili . Una PMI che aspira a essere una macchina perfetta , invece , pone attenzione a far crescere gli utili senza pensare solo al fatturato . Isofin aveva già chiuso annate con fatturati stellari ( ma in cui aveva delle perdite !), ma questo non corrispondeva a un vendere meglio che avrebbe assicurato un futuro di lunga prosperità . Con il nuovo processo di gestione , Isofin ha cominciato a tenere d ’ occhio il valore medio dell ’ ordine , a prendere meno lavori “ piccoli ”, andando sempre più ad affinare la tipologia di cliente selezionando il cantiere e selezionando la “ convenienza ” di svolgere un determinato lavoro . Questo processo ha cambiato letteralmente la natura dei margini aziendali . Nel momento del cambiamento , Isofin partiva da una situazione in cui il fatturato era considerevole , ma gli utili non erano altrettanto soddisfacenti , anzi . È stato quindi fondamentale - a fronte di un ’ azienda molto impegnativa dal punto di vista dei costi fissi e anche dei costi variabili - imparare a tenere sempre sotto controllo questo aspetto : sapere quali sono i lavori per cui vale la pena impegnarsi e i lavori per i quali è più conveniente dire « no grazie , non mi interessa ».
“ LAVORI ? NO , GRAZIE ”: IL “ LUSSO ” DI RIFIUTARE , IL “ LUSSO ” DI DELEGARE Anche Ilaria , dunque , si è trovata nella tipica situazione di azienda che dipende dall ’ imprenditore , una cosa che da un lato può forse far piacere a un titolare , ma che in realtà poi è un ostacolo alla crescita e alla delega . Ilaria Malaguti lo racconta così : “ mi ci sono ritrovata un po ’ perché non ho un passato da tecnico , non sono un ex posatore come molti miei colleghi . Perciò , ho una visione più distaccata . Io vedo l ’ azienda come qualcosa che si può gestire , che devo far girare come una macchina il più possibile perfetta . E
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