SHOW ROOM_30 ANNI | Page 22

ANNI

approfondimenti

stazioni misurate secondo queste norme si trovano nei capitolati della seconda metà degli anni 80.
ISOLAMENTO ACUSTICO La prestazione di isolamento acustico di elementi di edifici, ivi compresi i serramenti, poteva essere determinata in accordo con la UNI 8270-3:84 –“ Acustica. Misura dell’ isolamento acustico di edifici ed elementi di edifici. Misura in laboratorio del potere fonoisolante di elementi di edifici”. La norma è stata poi sostituita nel 1993 dalla UN EN ISO 140-3( oggi rimpiazzata a sua volta dalla serie delle UNI EN ISO 10140) con medesimo titolo che definisce il metodo di laboratorio per la misurazione del potere fonoisolante per via aerea di elementi di edificio specificandone esplicitamente l’ applicabilità a pareti, pavimenti, porte, finestre, elementi di facciata e facciate.
TRASMITTANZA TERMICA Nel 1993 veniva pubblicata la UNI 10345, dal titolo:“ Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Trasmittanza termica dei componenti edilizi finestrati. Metodo di calcolo”, che indicava regole per il calcolo della trasmittanza termica di“ componenti edilizi finestrati costituiti da elementi trasparenti e dai telai che li racchiudono” e cioè di finestre, porte-finestre e porte finestrate. La norma considerava diverse tipologie vetrarie( ovviamente tra quelle allora in uso), nonché tende o tapparelle interne ed esterne. La norma è stata sostituita nel 2002 dalla UNI EN ISO 10077-1( aggiornata più volte fino alla revisione attuale del 2018), che recava il metodo semplificato di calcolo della Trasmittanza termica per finestre, porte finestre e porte costruite come finestre.
RESISTENZA AL FUOCO A partire dal 1961 questa caratteristica è stata considerata in Italia in quanto prevista dalla Circolare del Ministero dell’ Interno n. 91 che determinava, oltre ad una serie di prescrizioni relative al comportamento al fuoco di fabbricati in acciaio destinati a uso civile, anche il metodo di conduzione delle prove di resistenza al fuoco e la classificazione dei relativi risultati. Sulla base di questo disposto legislativo( abrogato poi con decreto ministeriale del 2007), l’ ente normatore nazionale ha pubblicato nel 1990 la UNI 9723“ Resistenza al fuoco di porte ed altri elementi di chiusura. Prove e criteri di classificazione” che stabiliva modalità di prova e relativi criteri di classificazione di elementi di chiusura in pareti di compartimentazione. La norma è stata poi sostituita nel 2001 dalla norma europea UNI EN 1634-1 che si collega alla UNI EN 1363 per i supporti normalizzati di prova e alla UNI EN 13501-2 per la classificazione dei prodotti in relazione ai risultati di prova.
RESISTENZA ALL’ EFFRAZIONE È una caratteristica su cui il nostro paese ha fatto la storia rispetto all’ Europa. In Italia le prime produzioni industriali di porte resistenti all’ effrazione per uso residenziale risalgono agli anni’ 70. È del 1989 la prima norma nazionale che regolamentava i metodi di prova e la classificazione dei prodotti limitandosi ai test manuali su porte con apertura ad un’ anta. Stiamo parlando della UNI 9569. Gli sviluppi normativi a livello europeo di cui abbiamo trattato in apertura, nello specifico ambito della Resistenza all’ Effrazione hanno, rispetto al testo UNI, diversificato le prove, aggiungendo al test di attacco manuale anche prove di carico statico e di carico dinamico, allargato il campo di applicazione a diverse tipologie di prodotti e, modificando di conseguenza i criteri di classificazione, hanno finalmente definito l’ attuale quadro normativo che ha visto la pubblicazione nel 1999 della serie ENV 1627-1630 ed ha avuto successivo sviluppo fino all’ attuale revisione( datata 2021) della medesima serie peraltro definitiva come EN dal 2011( il suffisso“ V” dopo“ EN” indica la versione sperimentale di una norma europea).
IL PROCESSO NORMATIVO NON SI FERMA Insomma, il nostro settore, ormai da molti anni può avvalersi di un parco normativo molto ricco, nel quale il produttore, il rivenditore, i tecnici, ecc. potrebbero“ sguazzare” liberamente spaziando da temi di natura prestazionale( ad esempio, le norme europee) ad altri di carattere contrattuale o di posa in opera
22