triangolo degli schiaffi Statham/Diesel/
Johnson, ma il frontale fra Vin e The
Rock in Fast Five rimane tutta un’altra
faccenda.
Oh, poi, intendiamoci, qualche bella
intuizione c’è, il lavoro è solido, il piano
sequenza che introduce Jason Statham
nella prima scena del film è roba da
alzarsi, correre in strada a mettersi a far
caroselli rovesciando le macchine nel
parcheggio, ma manca qualcosa e, anzi, a
tratti c’è pure troppo, con lunghe scene
d’azione che esagerano e non trovano la
sintesi perfetta che Justin Lin ha saputo
regalare nei suoi momenti migliori.
ai due precedenti, è anche un delirio di
spacconaggine superiore agli stessi. E
che, dovrei lamentarmi?
Però, insomma, a rilegger quel che ho
scritto fino a qui sembra che voglia
bocciare Fast & Furious 7 senza ritegno.
E invece. E invece ne sono uscito
comunque soddisfatto, dopo essermi
divertito come uno scemo per un paio
d’ore, nonostante qualche momento
di stanca, e convinto del fatto che, pur
essendo un film meno riuscito rispetto
Che l’avvio sia una roba da standing
ovation l’ho già detto. Le parti in
montagna e a Dubai, pur con qualche
ma, sono strepitose. Che la sintesi
sarebbe servita parecchio al finale,
pure, l’ho detto, ma in fondo sono i
classici quaranta minuti da blockbuster
moderno, con cui bene o male anche
questa serie, nel suo esplodere verso un
IT’S SHINY
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