Schiamazzi Magazine Schiamazzi n.1 Febbraio 2017 | Page 7

lizzate , a seconda della provenienza , le seguenti diciture : latte di Paesi Ue , se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei ; latte condizionato o trasformato in Paesi Ue , se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei . Se le operazioni avvengono al di fuori dell ' Unione europea , verrà usata la dicitura " Paesi non Ue ". Il decreto interministeriale entrerà in vigore dopo 90 giorni dalla pubblicazione . Questo sarà anche il tempo a disposizione dei produttori per smaltire le scorte delle vecchie etichette prive di queste informazioni , mentre si annunciano più lunghi i tempi di permanenza sul mercato dei prodotti già etichettati e messi in vendita prima del cambio normativo ; non si dovrebbe comunque andare oltre i 180 giorni dall ' entrata in vigore del decreto . Sono esclusi da tutto ciò solo i prodotti Dop e Igp che hanno disciplinari relativi anche all ' origine e il latte fresco già tracciato , in merito alla normativa introdotta nel 2005 . Questa legge potrebbe rappresentare una svolta per l ’ Italia , per la Puglia , e soprattutto per il Gargano e per il nostro paese . Ora la Puglia potrà far valere i 17 formaggi riconosciuti tradizionali dal Ministero per le Politiche agricole e forestali , dalla burrata alla cacioricotta passando per il caciocavallo . Un successo anche per gli allevatori cagnanesi , poiché attraverso l ’ etichetta sulla provenienza sarà favorito il riconoscimento della nostra qualità . Soprattutto può essere una via per iniziare un ’ esportazione dei nostri prodotti caseari , poiché altrove sarebbero sicuramente più apprezzati , economicamente . Infatti spesso la grande quantità di questi prodotti nelle nostre terre porta ad una loro svalutazione e soprattutto deprezzamento . L ’ esportazione

Le radici cristiane della Puglia , una proposta per inserirle nello Statuto Regionale

Il secondo principio dell ’ articolo 1 dello Statuto regionale pugliese afferma : << La Puglia , per la storia plurisecolare di culture , religiosità , cristianità e laboriosità delle popolazioni che la abitano e per il carattere aperto e solare del suo territorio proteso sul mare , è ponte dell ’ Europa verso le genti del Levante e del Mediterraneo negli scambi culturali , economici e nelle azioni di pace >>. In occasione di una rivisitazione dello Statuto regionale ( approvato nel 1970 ) Forza Italia avanza una proposta : << il riconoscimento delle radici cristiane del popolo pugliese quale espressione della centralità della persona , nei suoi diritti e doveri >>. Le ragioni di questa richiesta sono , forse , da ricercare in un passato che vede la Puglia protagonista , nel 490 , dell ’ apparizione dell ’ arcangelo Michele sul Gargano . A Monte Sant ’ Angelo sorge , infatti , il Santuario di San Michele Arcangelo che il 25 giugno 2011 è diventato Patrimonio Mondiale dell ’ Umanità . Nel corso dei secoli , milioni di pellegrini si sono recati in visita a questo luogo di culto . San Giovanni Rotondo , invece , è la città di uno dei santi più conosciuti al mondo , Padre Pio . Nella cripta del convento di Santa Maria delle Grazie , si può contemplare la salma del santo che è stata richiesta , a Roma , da Papa Francesco durante il Giubileo 2015-2016 e che ogni giorno e meta di turismo . Mentre a Bari si conservano le reliquie di San Nicola da Myra . Si tratta di una proposta di Andrea Caroppo ( Forza Italia ) e le sue parole sono state : << L ’ approvazione della nostra mozione sulla presenza del Crocifisso nell ’ aula del Consiglio regionale pugliese è anche la vittoria di quell ’ insieme di principi di buon senso comune innegabilmente ispirati dal cristianesimo e poi fatti propri dai popoli europei e posti a base del loro comune sentire >>. Si è aperta una vera e proprio dibattito in Regione , quando il Partito Democratico , di cui il primo firmatario è stato il consigliere regionale Fabiano Amati ha risposto di voler , piuttosto , introdurre : << la tutela della libertà religiosa e morale , da assicurarsi sempre al cospetto di leggi e atti amministrativi della Regione che introducano o regolino diritti e doveri minori in contrasto con precetti cogenti di rango morale e religioso >>. Una “ guerra di religione ” che vede scontrarsi una proposta cristiana con una più laica . Andrea Caroppo sembra deciso nell ’ avanzare la sua proposta e ribadisce che : << è giunta l ’ ora che anche lo Statuto della Regione riconosca le radici cristiane del popolo pugliese , quale espressione dell ’ umanesimo perenne che assegna primato e centralità alla persona . Un gesto che non deve essere un inutile riconoscimento “ alla memoria ”, un omaggio ad un passato poco influente sulle questioni che oggi contano davvero , ma che consenta di trarre dai principi le conseguenze in ordine all ’ elaborazione di normative rispettose della dignità della persona umana >>. Bisognerà aspettare una risposta dallo Statuto Regionale per capire se alla puglia saranno riconosciute e sue radici cristiane . Nel frattempo , Andrea Caroppo si augura di riscontrare il consenso alla sua proposta nella Commissione VII .
VIVIANA RUGGIERI ovviamente era possibile anche prima , ma con la provenienza nascosta nessuno avrebbe acquistato , ad esempio , un caciocavallo ad un prezzo più alto rispetto a quello delle grandi multinazionali , senza sapere la sua certa provenienza . E ’ molto probabile , invece , che un milanese voglia spendere i propri soldi per un caciocavallo podolico del Gargano . Il consumatore è disposto a spendere per la qualità , per una qualità certa , certificata , dettata spesso dalla provenienza del prodotto .
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