La fabbrica di giocattoli di Babbo Natale dà lavoro ad un sacco di animali. Non è bello da parte tua ignorarci. In fondo siamo al servizio dei bambini, un po’ dovreste essercene grati,
credo. - Smettila. Ora chiamo la polizia.
- E fallo, perché non lo fai? Che aspetti, che ti dia il permesso? I primi a sgridarti saranno proprio i poliziotti, quando
avranno appurato chi sono. Ho i documenti in regola, sono
una renna con tanto di autorizzazione e marca da bollo!
Voglio proprio esserci quando ti rimprovereranno di non essere a letto e di intralciare invece il lavoro di un’onesta renna, che spettacolo vederti mortificare. Roba da guardare con
i popcorn, come al cinema, tanto dallo spasso. Sarai cancellato per vent’anni dalla lista dei bimbi bravi e non riceverai
altri regali. Il prossimo regalo di Natale che ti passerà sotto
il naso sarà quello che farai tu ai tuoi figli. Da noi renne non
aspettarti più niente! E non dire poi che non ti avevo avvisato. - Non mi piace essere rimproverato. - Simone si spremeva le
meningi per trovare una soluzione. - Non dico che tu sia per
forza un bugiardo, signor renna. Ma puoi darmi una prova
che sei veramente quello che dici di essere? Se tu fossi sincero non dovrebbe essere difficile dimostrarlo.
- Temo non sia così semplice. Vedi, questa è un’eventualità
che non era prevista. In genere fila tutto liscio, portiamo a
termine le consegne senza svegliare nessuno.
I documenti purtroppo sono scritti in lappone, la terra dove
vivo. Non credo tu conosca questa lingua. Ma perché ti sei
svegliato? Che guaio. Non è nei patti, voi bambini dovete ri-
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