Stava pensando a quel bullo dodicenne che abitava in fondo
alla strada. Stava a scuola con lui, non nella stessa classe ma
comunque a “portata di tiro” e dava degli scapaccioni memorabili.
- Dimmi, per caso hai dei regali anche per Carlo? Chiese, riferendosi proprio a quel ragazzino.
- Non ricordo tutti i nomi. Se è sulla lista, allora si.
- E questa lista la si può vedere?
- Teoricamente no, sai, per ragione di privacy. Riservatezza.
Se n’è fatto un gran parlare negli ultimi tempi e la Lapponia
è in Finlandia, che è nella Comunità Europea e ci siamo dovuti adeguare alla normativa. Ma tu mi sembri uno che non
fa scherzi e non si mette a sparlare in giro dei desideri degli
altri. Perciò, va bene, visto che non c’è altro modo di convincerti. Fece una pausa prima di continuare. Aveva la gola secca. Gli
capitava sempre quando stava raccontando un mucchio di
frottole.
- La lista ce l’ho su, nella slitta parcheggiata sul tetto di casa
tua, sotto la trapunta del sedile per evitare che voli via. Tira
parecchio freddo, stanotte, come di consuetudine. Ho fatto
domanda di essere destinato a zone tropicali, dove il clima
è migliore a dicembre, ma non c’è stato verso. Sono posti
troppo ambiti e le colleghe renne che svolgono regolarmente quelle tratte non vogliono saperne di fare a cambio. Allora, vogliamo andare? - Ma prima non dovrò slegarti?
Chiese, sospettoso.
- Ah, quasi dimenticavo, c’è questo piccolo problema c