Ed il mio, ben più importante. Lo Spirito mosse con fastidio il suo rametto di agrifoglio e si
trovarono in un laboratorio ancor più futuristico della Londra che avevano lasciato.
- Deve essere uno scherzo dello Spirito del Natale Futuro!
- sbottò, irritato, il fantasma. - È una mancanza di professionalità imperdonabile! Proprio il giorno di Natale, per giunta… Le parole gli si strozzarono in gola, quando vide entrare dalla porta automatica del laboratorio un giovane Adam Stonesoul.
- Questo è il mio passato, invece. Guarda. - gli disse l’uomo al
suo fianco.
Il giovane Adam cominciò a trafficare con uno strano macchinario, parlando tra sé e sé.
- Se tutto va bene, ti porterò via da qui! Dobbiamo solo decidere dove stabilirci. - il ragazzo muoveva rapidamente le
mani, facendo apparire immagini e formule tridimensionali, molto simili all’ologramma che lo Spirito aveva visto nel
Natale precedente. - O meglio, quando stabilirci! - continuò
Adam. Comparve una data sul macchinario: 24 dicembre
2209. - Un’ epoca senza ologrammi, spero! - Premuto un pulsante, il giovane Adam scomparve.
- Non avrei mai detto che il touch screen mi avrebbe fatto
rimpiangere gli ologrammi… - disse l’Adam del presente allo
Spirito. - Ma non è certo per questo che ho deciso di stanziarmi all’inizio del ventunesimo secolo! Lo Spirito era irritato e confuso. Non vedeva l’ora di terminare quell’assurdo viaggio. Non aveva mai visto il futuro, lo
conosceva soltanto con anni di ritardo, di solito.
- Andiamo all’ultimo Natale passato. Tanto sono sicuro che
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