L’uomo si avvicinò allo Spirito e gli porse la mano.
- Non sarai più tanto spavaldo, alla fine del viaggio. - lo ammonì il fantasma, con un sorriso.
- Neppure tu. - fu l’enigmatica risposta.
Cominciarono il viaggio nel passato.
Lo Spirito aveva calcolato di tornare nella Londra del 1975,
ma forse aveva sbagliato qualcosa. Non c’era neve sulle case
e nessuno indossava un cappotto. Un uomo invitava le famiglie ad assaggiare il nuovissimo menù vegano di Mc Donald,
mentre ad un tratto una schiera di bambini che indossavano
strani caschi gli passò attraverso. - Un altro fantasma? - si
chiese lo Spirito, quasi dimenticandosi di Adam.
- È solo un ologramma. - rispose l’uomo, riportando lo Spirito alle sue mansioni. - E quei bambini stanno giocando ai
videogames virtuali, mentre tornano da scuola. - E questo clima? - Hanno istallato le prime cupole nelle megalopoli nel 2042.
Costava meno costruirle che sostenere le spese di riscaldamento e refrigerazione di tutti gli edifici. Quanto all’impatto
ambientale… beh, non c’era più molto da tutelare. - Adam si
tolse la giacca e cominciò ad arrotolare le maniche della sua
camicia.
- E tu dove sei? - Lì. Adam indicò un bambino che trafugava oggetti dalla spazzatura. Aveva un vecchio carrello della spesa con sé, colmo di
pezzi di vecchi elettrodomestici. Lo Spirito si lasciò andare
ad una smorfia di tristezza, mentre Adam guardava orgoglioso.
- Andiamo al Natale successivo. - tagliò corto l’uomo. - Così,
forse, ti sarà più chiaro perché stai perdendo il tuo tempo.
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