alle sue potenti arti magiche. Divenne la leggenda di Babbo
Natale. Un demone! E siccome le vittime erano in numero
incalcolabile schiavizzò a sua volta con la forza degli esseri
malvagi, folletti oscuri che hai visto nella chiesa, per farsi
aiutare a onorare il nuovo accordo.
- Babbo Natale è dunque un demone sanguinario! Pensavo
che la vita già fosse uno schifo, ma questo!
- Si. Il Krampus aveva scovato il presepe del maestro bolognese delle croci molto tempo fa, e aveva visto in esso un
portale di accesso al passato, una finestra perfetta, un’ opera
che solo una volta nel corso di molte vite si può replicare.
- Quindi perché il Krampus non è tornato indietro tempo fa?
Il vecchio Nicola lo osservò col suo solo occhio azzurro.
- Perché i ceppi che lo incatenavano erano stati forgiati
nell’anno trenta dopo cristo, quindi non potendo esistere in
quest’epoca creavano un paradosso temporale. Non poteva
tornare se prima non se ne liberava. Ora ne è privo. I suoi
servi, dopo secoli, sono riusciti a trovare la chiave nascosta
tra i rotoli del Mar Morto conservati presso l’Istituto Orientale dell’ Università di Chicago.
- Ma le mie cose, i miei vestiti sono ancora con me, e io ho
viaggiato!
- Il varco è stato aperto e attraversato, il tempo è cambiato e
i paradossi si susseguiranno. Niente più limiti al caos. Eppure ho provato a fermalo ma non ci sono riuscito. - si guardò il
sangue rappreso sulla tunica - Sono troppo vecchio e stanco.
- Cosa cerca questo demone?
- Vuole distruggere il contratto in possesso di Erode nel momento della sua evocazione, in modo da essere libero, libero
di distruggere e governare il mondo con la sua antica magia.
Dobbiamo impedirlo. Tu dovrai impedirlo!
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