Le carte scottavano fra le mani di Kenny che si costrinse a non
farci caso. Gli occhi gli bruciavano in mezzo alla nebbia che aleggiava nel ventre del White Lady. Vedeva le figure sulle carte accennare gesti di malaugurio nei suoi confronti.
Scolò un’altra birra e si accese l’ennesimo sigaro.
Tutt’attorno era un tripudio di bagordi. L’alcool scorreva a litri
e il pavimento era un amalgama di vomito, segatura e liquami.
Faceva un caldo dell’inferno.
Un paio di profondi tiri e anche le carte ritrovarono la loro staticità. Kenny se ne rallegrò, anche se aveva iniziato a sperare che
la serata finisse presto.
- Rilancio di venti. - disse e fece per allungare le fiches sul tavolo
quando l’asso di Fuoco parve prendere vita e il suo ruggito sostituì la musica del complessino.
Urla, ovunque.
Kenny pensò di essere uscito di senno, ma quando vide l’orrore
calare sul volto di Bill e dell’indiano si rese conto che non era
affatto impazzito.
Tutt’attorno divampava un incendio furioso che attecchiva al legno del White Lady con velocità sorprendente.
Vide Shirlyn trasformata in una torcia umana correre all’impazzata, le sue grida facevano accapponare la pelle. Finì la propria
marcia contro la parete, al fianco delle porte a spinta. Subito i
tendaggi polverosi presero ad avvampare in un rogo diabolico
appiccando le fiamme fino al soffitto.
PiumaGialla balzò in piedi e cominciò ad urlare frasi che nessuno era in grado di comprendere.
Solo allora Kenny realizzò che stringeva ancora in mano le sue
cinque carte. Ardevano per davvero e aveva gran parte dei polpastrelli ustionati.
- E’ stato l’indiano, è un demonio! - si ritrovò a urlare, il sangue
24