SB Storie Bizzarre SB N8 | Page 39

sero il limitare del Bosco. Mitcha adagiò sul terreno le ceste mentre suo padre attaccava il primo tronco d’abete. Sapeva di avere cinque minuti buoni di pigra nullafacenza, prima che i colossali colpi di Gorg riuscissero ad abbattere l’albero. Diede un calcio ad un sasso che rotolò verso gli alberi. Gli parve di vedere un movimento fra le fronde ma, osservando meglio, non vide nulla di strano. Si appoggiò allora ad un tronco caduto, coperto di muffa. In quel momento vide la lucciola, immobile. Mitcha, senza pensarci troppo, sorrise e la schiacciò. Al primo apparire del sole, Hagar, figlio di Hugor signore delle Terre Basse, emerse dal cespuglio in cui era rimasto acquattato. Il Bosco era silenzioso, a parte qualche uccello mattutino e il ritmico picchiare di un’ascia sul legno in lontananza. Hagar stirò le membra rattrappite e si preparò all’azione. Insieme a lui si ridestarono i dieci uomini che aveva scelto per farsi accompagnare in quell’avventura. Era stata una notte buia, senza luna. Una notte infernale, umida e dolorosa. La marcia forzata era stata dura. Dovevano a tutti i costi raggiungere il Bosco dei Sussurri prima dell’alba, così aveva detto suo padre. Altrimenti un cacciatore o qualche suddito di Torund, signore delle terre d’Olbun e del Bosco dei Sussurri, li avrebbe scoperti e sarebbe corso a dare l’allarme, così aveva detto suo padre. La marcia gli aveva anche risvegliato quel fottuto dolore al ginocchio malandato per la mazzata presa da Torund un mese prima. Con grande sforzo erano riusciti ad arrivare al limitare del Bosco prima dell’alba, avevano legato i cavalli, bevuto un sorso di brosh e mangiato qualche salsiccia salata. Poi si erano potuti 39