fine cinque creature gigantesche. Indossavano tutte meravigliose vesti colorate e lucenti, e calzature che permettevano
loro di affrontare il più impervio dei terreni come se fosse
perfettamente pianeggiante. I loro capelli variavano dal color oro, all’argento e al bronzo, e probabilmente indicavano
il loro grado all’interno delle gerarchie celesti.
- Siamo salvi! STOP.
Il messaggio era carico di un’esplosione di gioia che si tradusse nel consumo quasi completo della sostanza organica
necessaria per la trasmissione. Gli antichi dei erano scesi dal
cielo, avrebbero scacciato quell’orrendo mostro che li minacciava e avrebbero reso sicuro il loro percorso. Il tempo
stringeva e ora potevano procedere senza indecisioni. Il dio
dai capelli d’argento catturò con le sue parole l’attenzione
del mostro, si allontanò e lo portò con sé. Il più era fatto e
gli altri Dei avrebbero potuto continuare a proteggerli e a
liberare il loro cammino, specialmente quelli più piccoli dai
bronzei capelli che sembravano dediti esclusivamente ai lavori di manutenzione. Probabilmente la prima divinità arrivata, quella dai capelli dorati e dai profondi occhi verdi, era il
capo e aveva potere su tutti gli altri, mentre quella dai capelli d’argento veniva subito dopo di lei e aveva potere su tutte
le creature della terra. Quelli dai capelli più scuri dovevano
essere invece le divinità minori e i semidei. Un silenzioso
ringraziamento si levò dai convogli e forse fu percepito dal
dio dai capelli dorati che si allontanò compiaciuto mentre
gli altri continuavano a seguire le sue disposizioni, liberando il percorso dagli ostacoli e vigilando sulla salvaguardia
dei convogli.
Il dio dai capelli d’argento che si stava a sua volta allontanando, si fermò e disse qualcosa ai suoi simili nella stessa
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