SB Storie Bizzarre SB N7 | Page 45

dall’espressione calma e compassionevole di Lavosier. Appena il carro si mosse, al primo sobbalzo caddi in ginocchio sull’assito e per poco non sbattei la testa contro il parapetto. L’angoscia del tragitto parve di per sé una condanna, eppure nulla divenne peggiore del terrore che mi assalì quando ci condussero sul patibolo. Riuscii a salire gli scalini da solo, traendo forza dal mio amico e parziale conforto dalle sue ultime parole: Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. La mia coscienza vacillò riflettendo su quella frase rivelatrice. Dal subconscio riaffiorano barlumi di una rimembranza lontana. Una consapevolezza che mi fece per un momento perdere il contatto con la realtà, catapultandomi in quel limbo di pensieri fugaci, tipico delle transizioni. Era questo che mi stava accadendo? La trasformazione da morte in vita e da vita in morte per una catarsi indecifrabile. Una nave alla deriva senza timoniere, un mutare della materia e dell’anima. Lavosier, una testa brillante e unica nel firmamento della scienza. Una testa rotolante dopo il sibilo e lo schianto della ghigliottina. Mi misero al suo posto, c’era sangue dappertutto e sentii quel che restava del mio amico bagnarmi il collo sul legno umido. Notai il cesto davanti a me, pronto a contenere questa mia testa, molto meno significativa della precedente. La paura scomparve, colmata da un improvviso senso di vuoto. Stavo per morire. In quel momento non provai alcun pudore davanti alla nera signora. Non so come fu possibile, ma vidi la mia testa roteare in maniera anomala, gli occhi vorticare su se stessi e, dopo un breve ansito, udii la folla rumoreggiare un ipocrita sgomento. 45