SB Storie Bizzarre SB N7 | Page 41

un sussurro di uno spettro incastrato tra il presente e il passato, eppure fu un sollievo inaspettato. - Come stai, Philippe? - mi chiese, divenendo nitida. Sgranai gli occhi e scrutai tra le ombre opprimenti della cella. Cercai di rispondere, senza riuscire a modulare alcun suono: la bocca semiaperta, la gola riarsa e la lingua attaccata al palato. Ero rassegnato, in attesa che la morte tornasse a farmi visita. Quale destino mi attendeva? Una morte lenta, di stenti e privazioni? In quel momento di afasia e smarrimento, tiepidi ricordi riaffioravano in una dicotomia esistenziale. E prima di divenire fui consapevole che Philippe de La Fontaine non ero veramente io, mentre i suoi ricordi premevano con insistenza. Desiderai morire, in maniera definitiva. Non condividere più il momento in cui l’ultimo lancio di dadi decretava la fine di una vita. Agognavo far cessare questo tormento. - Non ti ho sentito tutto il giorno. - disse quella voce, compassionevole - Temevo fossi morto. Nella penombra lunare intravidi un uomo minuto, magro, dal volto smunto e provato. Gli occhi piccoli e inclinati sembravano sul punto di piangere, ma dentro di me seppi che non gli avrebbero concesso nemmeno una lacrima, perch? ??6???66Wf?&V?R?F???R??W&V?BFR?f?6?W"?66RF?&VvvW&R?v??&?f????R??6?'&?6?6??6??6W&?&W???V?F??6???66Wf??&?6??WFW??N( ?????6?RwV?Ff?7V??&??6??R6?R???6?6&V&&P???'&W6??6?<:?6??R???W&??'&WG&F?Ff?F?vƒ&V?F?R??6?&???F&?ƒ?7F6?ƒFV??R7VR&?6W&6?R66?V?F?f?6?R???f?6?W"W&V?6&??6??W"??;?f?'6R6???V?&?7WGF??C???