forte perché la facessi scappare.
Ogni notte ci incontravamo, e ogni notte quando c’era da
controllare che ore si fossero fatte, erano le tre.
Per la prima volta una coincidenza, e mi rifiuto ancora di
chiamarla tale, era diventato qualcosa di gradito, di condiviso.
Dopo un paio di settimane dal nostro primo incontro, finalmente raccolsi le forze, e le chiesi:
- Rispondimi onestamente. Sei davvero interessata a me o
sei una spia mandata a controllarmi?
Non ottenni ovviamente risposta, ma il più intenso orgasmo
della mia vita riuscì ad illuminarmi. Quell’infinito attimo di
completa gioia libera da tutto, mi aveva portato alla vera elevazione spirituale.
Era passato ormai più di un anno da quelle predizioni avverate, da quando la mia paranoia aveva iniziato a manifestarsi. Mese dopo mese ero arrivato a sentire nei discorsi di chi
mi circondava i futuri più catastrofici.
Eppure nulla più era accaduto.
La mia vita era trascorsa piatta e tranquilla mentre nella mia
mente si erano alternate le realtà parallele più sensazionali
e terrificanti. Ed era proprio quello che era accaduto in quel
pub olandese.
Né cospirazioni né complotti segreti mi stavano aspettando;
almeno, non nel mondo che avevo deciso di vivere.
La mia mente si era aperta, si, al percepire il futuro oltre al
presente: ma il mio errore risiedeva nel considerare il tempo come lineare, invece di vedere tutte le diramazioni che in
ogni singolo istante partivano dallo stesso. Un’ infinita ragnatela nella quale ero rimasto intrappolato come una mo-
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