SB Storie Bizzarre SB N6 | Page 37

Al mio arrivo, dopo la spesa, li trovai tutti e tre a fare sesso sulla moquette del salotto. Le sorelline stavano baciandosi: cavalcavano allegramente; una sfruttava la bocca di Eric mentre l’altra lo scopava. - Ciao, Manu: vieni a unirti alla festa? - Propose Chantal. - No, ho un’idea migliore. - suggerì Anais - Perché invece non ti seghi mentre ci guardi? Caspita, ho creato un mostro, considerai. - Credo che farò meglio ad andare in cucina. - Annunciai sbalordito e un po’ invidioso. In seguito vennero i problemi. Eric non era una persona come tutte le altre e, per quanto si sforzasse, non riusciva a seguire il vertiginoso ritmo sociale delle sorelline. Semplicemente non poteva andare in giro, frequentare i locali o partecipare ai concerti come facevano le gemelle e i loro amici. Le luci, la gente, il trambusto urbano, la musica ad alto volume, lo scombussolavano. Le sorelline se ne resero definitivamente conto quando, dopo aver insistito perché le accompagnasse a un concerto di Black Metal, lui ebbe una crisi epilettica giusto sotto il palco. Eric aveva i propri tempi, necessitava della propria routine; soprattutto aveva bisogno della Rete. Sicché, a malincuore, le gemelle lo lasciarono al suo m ondo. Lo andavano a visitare spesso però, soprattutto quando erano giù di corda e sentivano la mancanza della sua simpatia e del suo ottimismo. Un paio di anni dopo dovetti lasciare Parigi, perché di nuovo facevo fatica a trovare lavoro: qualcuno aveva deciso che bisognava avere un titolo per essere grafici creativi o realizzare siti web. - Non c’è problema. - aveva proposto Eric - Ti preparo io per superare gli esami. - Tornare a scuola per imparare cose che conosco perfettamente e che già faccio da anni? No grazie. 37