SB Storie Bizzarre SB N6 | Page 31

- Parigi è piena di belle gnocche che non vedono l’ora di metterti le mani addosso, lo sai? Ma già, come fai a saperlo: tu non esci mai. Eric si era preparato un angolino con bicicletta statica, manubri e banco per gli addominali. Si teneva in forma a modo suo. Aveva una lampada UVA, così non era obbligato a uscire troppo spesso a prendere il sole. - Hai presente 2001 Odissea nello spazio? - diceva - Gli astronauti che andranno su Marte vivranno proprio come me. - Non andremo mai su Marte. - Lo stuzzicavo. - Sì, invece, vedrai che ci andremo. - Assicurava lui indispettito. Il giorno del suo diciottesimo compleanno sua madre ed io lo convincemmo a lasciare l’astronave. Me lo portai a fare un giretto nei locali e nei negozi nel quartiere della Bastille. Era una bella giornata di primavera, si celebrava la festa della musica: chiunque avesse voluto avrebbe potuto suonare per le strade, nei locali e nelle piazze. C’era un mucchio di gente allegra, vestita in modo piuttosto strano, tutti si sforzavano di apparire felici ne “Le Jour de la musique.” Eric, all’inizio, sembrava seriamente angustiato e ripeteva come un disco rotto sempre la stessa cosa: - Quando torniamo a casa? In seguito, le strade si animarono tanto da non riuscire quasi più a camminare. C’infilammo nel “P’tit agité” un bel Disco Pub dove facevano la musica che piaceva a noi. Eric finalmente si calmò un poco. Gli feci bere la prima mezza birra della sua vita: lui parve gradire l’effetto ma non il sapore. - Sembra piscia di vacca congelata. Eh, eh. - Commentò con la testa inclinata, guardando per terra. - Di’, Eric, hai visto quante belle leprotte ci sono in giro? - Sì, sì! Ce n’è un mucchio. Eh, eh. - Confermò lui spiando di sot31