SB Storie Bizzarre SB N6 | Page 30

mi resi conto che non aveva torto: le mie intuizioni a volte sembravano prodigiose. Fatto sta che, insieme alla programmazione, cercò d’insegnarmi “l’arte dell’hackeraggio”, come la chiamava; con grandi sforzi da parte di entrambi, per via della mia difficoltà a ritenere le nozioni. - Per quale ragione si perfora? - Gli domandai. - In principio perché è divertente. Però, ora come ora, perché è indispensabile. Il Grande Fratello è stato creato per controllare la gente, non per proteggerla. Noi glielo dimostriamo perforando i loro sistemi di difesa, le loro centrali d’energia, le loro banche, i loro ministeri. Non si tratta di rubare o di provocare danni: solo di far loro provare quanto siano indifesi di fronte a dei reali attacchi cyber. Possedeva delle convinzioni politiche antiliberiste e odiava la globalizzazione. Era convinto che la società umana fosse sull’orlo del baratro però lui, a differenza di me, aveva ancora qualche speranza. Oltre all’informatica e alla musica, anche la passera lo appassionava particolarmente. Tra una lezione e l’altra, mostrava la sua raccolta di belle gnocche scaricate dalla rete. Aveva dei gusti niente male, a dire il vero: le tipe dovevano essere proprio interessanti per fare parte della collezione. - Guarda questa: è nera ma ha la micetta tutta rosa, eh, eh! - Osservava, ridacchiando in quel suo modo peculiare. - Quest’altra è la Duchamp: la regina del Latex. Visto che razza di meloni? Eric era ancora vergine, ovviamente. - Hai mai avuto a che fare con una sorca vera? - Oh no, no... mi piacerebbe però. Eh, eh. - Guardava il soffitto, ciondolando lievemente sulla sedia, senza smettere di schiacciare i tasti. 30