- Lui seguirà me e non te, quindi siamo d’accordo …
Le parole non riuscirono ad uscirle dalla bocca, interrotte da una
raffica di colpi che prese in pieno petto il Caduto, facendo rovinare cavallo e cavaliere al suolo. Nezor vide la figura solitaria sul
passaggio sopraelevato troppo tardi per salvare il principe. Lanciò un coltello con un rapido gesto del braccio e un Demone con
la gola forata cadde sull’asfalto ai loro piedi.
- Un esploratore! – ringhiò mentre si tuffava dal cavallo al riparo
dietro alcune lastre di pietra.
La piazza fu sommersa di piombo, nascosti nelle loro alcove tra
i palazzi, l’avanguardia dei Demoni dava fondo ad ogni munizione nei loro caricatori. Il cavallo di Janara fu spezzato in due
da una gragnuola di metallo e solo i suoi riflessi gli permisero di
non rompersi il collo nella caduta. Gli occhi bianchi della Lupa
scrutarono i palazzi e gli bastò un attimo per stimare quanti ne
fossero. Un gruppo di venti esploratori li tenevano sotto tiro.
- Nezor! Dobbiamo arrivare a quel palazzo! - si voltò verso il
Serpente, ma lui non era più dove lo aveva visto nascondersi.
Rotolò sul duro asfalto, i proiettili scintillavano accanto a lei e
un gruppo di quindici Demoni uscì urlando, riversandosi dal
buio dei loro rifugi con le loro lame arrugginite. Janara cercò di
rialzarsi, purtroppo era ancora sotto tiro dei maledetti cecchini
che la costringevano a dare un basso profilo strisciando e, quando i Demoni le furono addosso, si vide persa. Una lama calò sul
corpo della Lupa ma un istante prima di sfondare carne e muscoli, un destro micidiale colpì il deforme che la brandiva dietro
all’orecchio, abbattendolo come una bestia da macello. Arrak era
in piedi con il sangue che sgorgava copioso dalla bocca e dalla
ferita al torace. Altri proiettili lo centrarono, il suo corpo però
si limitò a sussultare senza cadere morto. Un urlo agghiacciante
venne dal palazzo dove si annidavano i cecchini, mentre Nezor
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