no, estratta la spada del morto, cominciò la sua danza mortale,
scagliandosi sui restanti. Nezor, il prete di morte, ancora legato
per un braccio, approfittò del caos creatosi per colpire Ashtur e
scagliò la penna verso di lui con un potente gesto del polso. Solo
il passaggio improvviso di un Demone sulla traiettoria, impedì
alla penna di prendere al cuore il gobbo, colpendo invece ad un
occhio il maledetto che si era accovacciato a prendere la mira
sulla Lupa. Le sentinelle, ricaricate le armi, erano pronte a fare
fuoco su Janara che combattendo allo scoperto aveva già riempito il cortile di cadaveri gorgoglianti, quando sia la Lupa che il
Serpente guardarono il cielo.
Qualcosa attraversò l’ aria mentre uno dei Demoni sul muro esterno cadde in ginocchio con il cranio tagliato orizzontalmente in
due. Tutti si fermarono. Mentre nel cielo le sfere di fuoco ancora
illuminavano la notte, calò un silenzio oscuro carico di tensione.
Improvvisamente uno stridio metallico fece rabbrividire tutti i
guerrieri, una creatura piombò su un Demone schiantandolo,
come se fosse stato colpito da un macigno. Janara in tutta la sua
vita da esploratrice non aveva mai visto qualcosa di simile, un
mostro formato da parti metalliche disposte alla rinfusa a creare
quella che sembrava un rozzo scheletro umanoalto un metro e
ottanta, con indosso un logoro vessillo nero. I secondi che seguirono furono di inumana violenza. I Demoni si lanciarono sulla
bestia metallica mentre i fucilieri facevano fuoco senza fermarsi.
I proiettili penetravano nel metallo, creando scintille ma senza
arrecare danni visibili. Il braccio del robot cambiò forma,diventando un fucile e iniziò anch’esso a riversare proiettili sui nemici distanti che morirono come mosche. Un Demone saltando
piantò la spada nel petto del mostro, ma nello stesso istante con
un rapido gesto di un braccio, tranciò la testa del Demone, con
la mano divenuta una lama, mandandola a rotolare fuori dalle
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