SB Storie Bizzarre SB N4 | Page 19

rio, elevandolo dal resto della città e dalla sabbia. Quel prete le serviva vivo e il tempo stringeva; era l’ unico a conoscenza degli occulti segreti della torre e a poterla condurre alla leggendaria Statua di Utnapishtim. Le storie intorno ai fuochi del suo clan narravano dell’ antica sculturasituata nelregno nei cieli, in grado di ridonare la salute a chiunque la toccasse, persino ai feriti più gravi, agli storpi e ai deformi. Ashtur lo sapeva. Doveva fermarlo e grazie ai poteri miracolosi poteva salvare suo padre, Gorn Ali Rosse. Le guardie erano ben armate e molto numerose, evidentemente il loro capo non badava a spese e godeva di una certa protezione. Infatti non era l’ unico essere deforme in città dato che un gruppo di loro erano Demoni, creature deformate dalle radiazioni nell’ animo e nel corpo, bandite dagli insediamenti umani per sempre, equipaggiate con fucili semiautomatici, reliquie e residui dell’ ultima guerra dell’ uomo. Piazzate strategicamente sulle mura esterne del palazzo, una piccola fortezza costruita con pietra e parti di un antico aeroplano, capì che avvicinarsi allo scoperto sarebbe stato un suicidio. L’ informazione che aveva pagato più cara, con la moneta del sangue di tre ladri esperti del quartiere del porto, diventava l’ unica alternativa. Un ingresso segreto tramite le fogne dava accesso al cortile interno. Trovata la grata alla base del promontorio la rimosse facendo leva con la lancia Undiver, l’ arma sacra della sua famiglia, cercando di agire lentamente, senza provocare rumore. I muscoli del suo petto sodo e nudo si gonfiarono, mettendo in mostra i tatuaggi tribali del suo clan che la ricoprivano quasi interamente. Quando scomparve nel buio del cunicolo solo i suoi occhi bianchi da lupa rimasero a brillare nella umida oscurità. 19