SB Storie Bizzarre SB N2 | Page 22

Poi mi alzai in piedi, la sollevai di peso e la misi contro il muro. Genny mi cinse i fianchi con lunghe gambe nervose. Mi tirò per i capelli. Io badai unicamente a ficcarglielo in corpo. Spinsi a fondo. L’arpionai tenendola contro la parete. Fu percorsa dai brividi, da capo a piedi. Parve una belva presa in trappola. Lo facemmo contro il muro, con la luce strobe e la musica devastante nelle orecchie. – Come sei buona Genny! – Oh Marco… – Sussurrò – Fammi male! Era fuori di sé, glielo spinsi più su che potevo, si dimenò come un pesce preso all’arpione. Roteai i fianchi, lei guizzò come i salmoni che risalgono la corrente. Lo facemmo come si doveva: lentamente e ben a fondo, per interminabili istanti eterni. – Sto avendo l’orgasmo più lungo della mia vita. – Proclamò alla fine, sbattendo la testa come un burattino impazzito. A me mancarono le parole. Piacere reciproco, Pensai. Ci sedemmo a terra esausti. Genny si accese una sigaretta, me la passò, feci un paio di boccate, tossii nel solito modo asinino e gliela riconsegnai. Allora afferrai la bottiglia. – Con le bibite va meglio – dichiarai dopo avere inondato il gargarozzo di whisky. Credetti di sentirmi quasi bene. Se non altro per un po’ m’ero scordato degli incubi. Che si fottessero la Chiesa Nera e la Outright inc. Genny crollò lì per terra. Si rannicchiò su se stessa e prese a dormire della grossa. 22